Il Recovery Fund porterà in dote all’Italia ben 173 miliardi di aiuti tra prestiti e finanziamenti a fondo perduto che il nostro Paese potrà usare per la ricostruzione dell’economia nazionale entrata in crisi a causa della pandemia di coronavirus. I dettagli del piano di aiuti dell’Europa non sono ancora completi ma sui numeri sembrano esserci pochi dubbi: contrariamente a quello che prevedevano molti euroscettici, in Commissione UE alla fine ha prevalso la linea morbida e non quella dura dei falchi austriaci e olandesi. 

E’ evidente che l’accordo raggiunto nelle scorse settimane tra Francia e Germania su un Recovery Fund da 500 miliardi di euro da distribuire tra i vari paesi a seconda della gravità della situazione economica e sanitaria, è stato recepito dalla Commissione UE e quindi tradotto in un preciso piano di aiuti con tanto di suddivisione delle somme a disposizione. Proprio l’Italia si aggiudica quindi la parte più consistente degli aiuti. 

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Recovery Fund: quanti aiuti andranno all’Italia?

Mentre è in pieno svolgimento il discorso della presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen dinanzi al Parlamento europeo, si infittiscono le indiscrezioni di stampa sull’entità degli aiuti europei all’Italia. 

Stando alle indiscrezioni all’Italia andrebbero complessivamente 172,7 miliardi di euro su 500 miliardi di dotazione del fondo. L’aiuto all’Italia dovrebbe essere così strutturato: 81 miliardi di aiuti a fondo perduto quindi senza restituzione e 91 miliardi di prestiti. Alle spalle dell’Italia nella classifica dei paesi che più beneficieranno del Recovery Fund si dovrebbe collocare la Spagna, con un totale di 140,4 miliardi di euro di aiuti divisi tra 77,3 miliardi di aiuti a fondo perduto e 63,1 miliardi di prestiti.

Recovery Fund: a quali paesi andranno gli aiuti maggiori?

Italia e Spagna sono i due paesi che dovrebbero ricevere più aiuti nell’ambito del Recovery Fund. L’elenco dei beneficiari è però lunghissimo. Al terzo posto alle spalle di Madrid, si dovrebbe collocare la Polonia alla quale dovrebbero andare 63,8 miliardi di euro, di cui 37,693 di aiuti a fondo perduto e 26,146 miliardi di prestiti. Quindi la Francia per la quale sono previsti 38,7 miliardi e la Germania con 28,8. Nel caso di Parigi e di Berlino si tratta solo di aiuti a fondo perduto. La Commissione UE a riguardo ha precisato che si tratta di fondi che sono già allocati per l’iniziativa della Commissione Next Generation Ue.

Aiuti a fondo perduto che la Commissione UE ha definito come frugali verrebbero assegnati anche alla Danimarca (2,156 miliardi), all’Olanda (6,751 miliardi), alla Finlandia (3,460) e all’Austria (4,043).

Le proporzioni dell’interevento confermerebbero l’applicazione del princpio per cui i paesi più colpiti dalla crisi provocata dal coronavirus hanno diritto a più aiuti. 

Proposte deduzioni in bilancio europeo 2021-2027

La Commissione UE ha proposto di continuare a mantere le deduzioni nel prossimo bilancio comune dell’Unione europea per il 2021-27. Marcia indietro di Bruxelles, quindi, alla posizione adottata in precedenza con il chiaro obiettivo soddisfare una richiesta chiave di Germania, Paesi Bassi, Svezia e Austria.

Permettere agli Stati membri di mantenere le deduzioni sui contributi nazionali ha come obiettivo quello di convincere i maggiori contribuenti netti a sostenere il pacchetto di aiuti. 

Recovery Fund approvato: reazioni su Borsa Italiana 

Non appena le prime indiscrezioni sull’ammontare del piano di aiuti UE all’Italia hanno iniziato a circolare, il Ftse Mib ha preso il largo arrivando fino ad un massimo di 18200 punti. Come si può vedere dal grafico in tempo reale, però, il paniere di riferimento di Piazza Affari ha poi cambiato direzione finendo con il bruciare i guadagni.

Mentre è in corso la scrittura del post, il Ftse Mib segna un calo dello 0,1 per cento a 17800 punti. L’impressione è che Borsa Italiana sia finita sulle montagne russe anche a causa della difficoltà ad interpretare fino in fondo i dettagli del Recovery Fund

Se l’andamento di Borsa Italiana oggi 27 maggio è incerto, è invece molto più evidente il trend in atto sui titoli del settore bancario. Fin dal momento in cui sono iniziate a circolare le prime indiscrezioni sull’ammontare degli aiuti UE all’Italia, una raffica di acquisti ha iniziato ad interessare tutto il settore bancario.

Le azioni delle banche hanno quindi tratto beneficio dalle novità sul Recovery Fund. Prima di analizzare nel dettaglio l’andamento dei singoli titoli, ricordo che per investire in borsa puoi usare anche il CFD Trading. Se non sei interessato a diventare azionista, i Contratti per Differenza rappresentano una valida alternativa.

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Per quello che riguarda l’andamento dei singoli titoli, è interessante notare che tutte e tre le migliori azioni fanno parte del settore bancario.

Nel dettaglio, a pochi minuti dalla chiusura, Unicredit è in progressione del 4 per cento a 7,36 euro, Merdiobanca avanza del 3 per cento a 5,64 per cento e BPER Banca mette in cassaforte il 2,91 per cento a 2,21 euro.

Queste variazioni di prezzo suggeriscono che i dettagli del Recovery Fund non saranno ancora noti ma le banche già festeggiano. 

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