E’ un momento estremamente positivo quelloo che il titolo Telecom Italia attraversa su Borsa Italiana da alcune sedute. Dopo il rally messo a segno ieri (prezzi in rialzo di oltre 7 punti percentuali), le quotazioni TIM oggi registrano una ulteriore progressione e salgono a 0,38 euro come è possibile leggere nel post di aggiornamento sull’andamento di Borsa Italiana oggi 17 giugno.
Grazie alla recente forte progressione, il titolo Telecom Italia (grafico in basso) è riuscito a passare in verde su base mensile. Rispetto ad un mese fa, infatti, il prezzo delle azioni TIM è più alto del 6 per cento. A causa dei danni causati dal coronavirus tra marzo e aprile, restano invece negative le prestazioni di Telecom Italia sia su base semestrale (-30 per cento) che su base annuale (-16 per cento rispetto a un anno fa).
Il recente rally del prezzo delle azioni Telecom Italia spinge ad interrogarsi su quello che potrebbe essere il futuro del titolo. La corsa a comprare azioni TIM proseguirà oppure in vista c’è un ritracciamento? Per capire se conviene ancora andare long sul titolo dell’ex monopolista è necessario avere ben chiari quelli che sono i motivi alla base del rally.
Domanda: perchè le azioni Telelecom Italia volano su Borsa Italiana? Chiarire i motivi del rally è utile non solo a chi opera in modo tradizionale sulle azioni TIM (quindi compra o vende titoli) ma anche chi preferisce investire in borsa attraverso il CFD Trading.
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Comprare azioni Telecom Italia conviene?
Il rally delle azioni TIM ha dei motivi ben precisi. La spinta a comprare è sostenuta dalle indiscrezioni di stampa sulla possibile costituzione di una rete unica per internet veloce. In particolare, come abbiamo messo in evidenza questa mattina, Enel ha confermato di aver ricevuto un’offerta per l’acquisizione del 50 per cento di Open Fiber da parte del fondo australiano Macquarie. Per ora si tratta di un’offerta non vincolante.
Secondo gli analisti di Equita è possibile che questo passaggio possa aprire la porta ad un negoziato esteso “in quanto può essere un punto di riferimento per una valutazione terza dell’asset Open Fiber, come l’offerta di KKR per FiberCop (la rete secondaria di TIM). Per quanto riguarda la struttura dell’operazione, gli scenari rimangono incerti“.
Secondo quanto commentato dal Sole 24 Ore, non è da escludere che possa esserci un’operazione diretta tra Tim e Open Fiber che porterebbe la Cassa Depositi e Prestiti a salire nel capitale di TIM.
Per gli analisti della sim milanese è ora probabile uno scenario di fusione tra Open Fiber e FiberCop. Tale integrazione permetterebbe la definizione di una governance con CDP direttamente per la rete e consentirebbe a TIM di gestire nel migliore dei modi l’impegno finanziario per procedere con la monetizzazione della “quota di Enel in Open Fiber (perché potrebbe fare un’offerta insieme a KKR e monetizzerebbe prima la stake in FiberCop, mantenendo la leva intorno a 3 da 3,3 attuali)“.
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