Unicredit e Intesa Sanpaolo sono le due big del settore bancario di Borsa Italiana. Eterne rivali, le due quotate hanno sempre diviso gli investitori. Dopo aver seguito per lungo tempo lo stesso trend, l’andamento dei due titoli è cambiato a causa di differenti notizie che hanno visto protagoniste le due banche. Da un lato, Intesa Sanpaolo si è rafforzata grazie alla fusione con UBI Banca mentre dall’altro Unicredit sembra essere intrappolata nel risiko bancario e adesso alle prese anche con la nomina del successore di Mustier.
Nonostante questa evoluzione quasi agli antipodi continua a non essere facile capire dove conviene investire adesso. E’ meglio comprare azioni Intesa Sanpaolo oppure è preferibile puntare su Unicredit. Per rispondere a questa domanda può essere di aiuto esaminare quello che affermano i vari analisti. Molti broker vantano un giudizio positivo su entrambe le banche ma i “buy” hanno tonalità diverse.
Prima di esaminare quali azioni conviene comprare di più secondo i broker, facciamo una precisazione. Per investire in borsa ci sono due strade a disposizione: acquistare titoli e negoziare CFD Azioni. Se sei interessato a diventare azionista di una delle due banche (o di tutte e due) dovrai per forza comprare titoli. Viceversa se sei interessato solo a speculare sull’andamento delle quotazioni, allora puoi ricorrere al CFD Trading.
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Comprare azioni Unicredit e Intesa Sanpaolo: l’analisi tecnica
(Aggiornamento quadro tecnico del 14 dicembre 2020) – Anche l’analisi tecnica piuò fornire indicazioni interessanti per capire se conviene comprare azioni Unicredit o Intesa Sanpaolo.
A metà dicembre, Unicredit, si trova in un ampio movimento laterale che è caratterizzato da due minimi e tre massimi relativi. Il titolo, a causa delle notizie sulla possibile fusione con MPS e a seguito dell’addio di Mustier, è precipitato da 9,2 euro fino a poco sopra i 7 euro aprendosi anche un varco per un possibile ulteriore ribasso fino a 6 euro. Allo stato attuale dei fatti è pensabile che le quotazioni Unicredit possano imboccare la strada del rialzo solo in caso di salita ad oltre 8,35 euro. In questa situazione i livelli di supporto sarebbero nell’area compresa tra 7,952 e 7,758 euro mentre le resistenze in zona 8,934 – 9,381 euro.
E’ possibile sfruttare queste indicazioni tecniche per fare CFD trading sulle azioni Unicredit (qui la demo eToro).
Per quello che riguarda Intesa Sanpaolo, dopo aver raggiunto il massimo relativo lo scorso febbraio a quota 2,63 euro circa, il titolo ha registrato una lunga flessione fino a 1,30 euro. In questa lunga fase c’è stato un tentativo di ripresa, tre massimi discendenti sotto la media a 200 periodi tra 1,93 e 1,86 euro circa, un ulteriore calo dei valori fino a 1,38 euro e una successiva forte ripresa con una falsa rottura a 2 euro e quindi il consolidamento sulle attuali posizioni.
Cosa potrebbe accedere arrivati a questo punto? Si può pensare ad uno scenario rialzista (che suggerisce di andare long nel CFD Trading – qui la demo eToro) nel caso in cui il prezzo delle azioni Intesa Sanpaolo dovesse consolidarsi sopra quota 1,97 euro. In questa situazione i supporti potrebbero essere 1,88 e 1,837 euro. Una prima resistenza, invece, potrebbe essere collocata a 2,1 euro.
A chi piacciono le azioni Unicredit?
Rating Unicredit come metro di giudizio per capire quanto conviene investire sulle azioni della banca. L’istituto guidato da Mustier è tra i preferiti a livello europeo dagli analisti di Berenberg. Gli esperti, per loro scelta, puntano soprattutto sulle banche che presentano una buona capitalizzazione e che sono molto focalizzate sul rischio. Tra queste banche c’è anche Unicredit. Per gli analisti le azioni Unicredit sono da comprare con rating buy. Il prezzo obiettivo è stato fissato a 9 euro, decisamente sopra le quotazioni attuali (grafico in basso).
Anche gli esperti di Credit Suisse danno fiducia ad Unicredit. In questo caso, però, il rating non è buy (acquistare) ma un comunque lusinghiero outperform. Secondo gli analisti svizzeri, Unicredit farà meglio del mercato o settore di riferimento (quello bancario ovviamente). Credit Suisse ha anche rivisto il prezzo obiettivo sulla banca guidata da Mustier da 11 euro a 9,5 euro (downgrade). Alla base del taglio di target price la decisione di tagliare del 15 per cento le stime sul risultato 2021 della banca.
Scedendo nella scala delle preferenze, ci sono poi i giudizi di altri due broker molto importanti: Oddo e Jefferies. La prima ha portato il target price di Unicredit dal precedente 9,6 euro a 8,3 euro. Molto freddo il giudizio espresso sulla banca visto che per questo broker sulle azioni Unicredit è consigliabile restare neutrali.
La prudenza riflette il taglio delle stime sul periodo 2020-2022 della banca. La previsioni sono state riviste al ribasso da Oddo per tenere conto del costo di rischio.
Per gli analisti di Jefferies, invece, le azioni Unicredit sono solo da mantenere (rating hold). Gli analisti hanno leggermente rivisto il target price sulla banca di Mustier portandolo da 9 a 8,9 euro. Nella loro nota, gli analisti hanno messo in evidenza la possibile presenza di problematiche per quello che riguarda i target sui ricavi nel medio termine.
Arrivati a questo punto, è logico chiedersi a chi bisogna dare retta tra tutti i broker citati. Bisogna fidarsi di chi afferma che è arrivato il momento di investire in aziono Unicredit oppure di chi ha un approccio più prudente e consiglia di mantenere il titolo in portafoglio? La scelta spetta all’investitore e tutti i giudizi espressi sono utili per capire come investire. A proposito di scelte, perchè non considerare l’apertura di un conto demo con un broker Forex e CFD per capire come investire in azioni sfruttando i rating? Ad esempio è possibile scegliere il broker IG (qui trovi la recensione completa) che ti offre la demo gratuita con 30.000 euro virtuali subito disponibili.
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Chi preferisce le azioni Intesa Sanpaolo?
Anche Intesa Sanpoalo ha i suoi bei buy da sfoggiare. Gli analisti di Jefferies, come visto in precedenza molto tiepidi sulla banca guidata da Mustier, non lo sono affatto sull’istituto capitanato da Carlo Messina. Per Jefferies, infatti, le azioni Intesa Sanpaolo sono da comprare (rating buy). Gli analisti, nel loro report sulla banca italiana diffuso dopo la presentazione della semestrale, avevano anche alzato il target price da 2 a 2,1 euro. Come si può vedere dal grafico relativo all’andamento del titolo, il prezzo obiettivo assegnato da Jefferies a Intesa Sanpaolo è leggermente più alto rispetto a quelle che sono le quotazioni attuali.
C’è da dire che gli investitori non sembrano aver preso alla lettera il consiglio di Jefferies. Nel corso dell’ultimo mese, infatti, la prestazione della banca guidata da Messina è stata piatta.
Jefferies, comunque, non è il solo broker a guardare positivamente ad Intesa Sanpaolo. Anche per gli analisti di Kepler e per quelli di Equita, il titolo Intesa Sanpaolo è da comprare.
Nel dettaglio, Kepler ha rivisto il target price sulla banca guidata da Messina da 2,1 a 2,2 euro alla luce della riuscita operazione di fusione con UBI Banca.
Ancora più alto il target price assegnato ad Intesa Sanpaolo da Equita. La sim milanese ha alzato il prezzo obiettivo sulla banca guidata da Messina da 2,2 euro a 2,3 euro con rating buy. L’upgrade di target price è stato motivato alla luce dell’ottima semestrale della banca e tenendo conto del miglioramento delle stime per il periodo compreso tra il 2020 e il 2022.
Ricordo che se vuoi investire in azioni Intesa Sanpaolo senza diventare azionista (quindi senza comprre titoli) puoi prendere in considerazione il CFD Trading. Per imparare a comprare e vendere CFD Azioni puoi ad esempio usare il conto demo che broker autorizzati come ad esempio Plus500 (clicca qui per leggere la recensione) ti mettono a disposizione senza impegno.
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Non per tutti gli analisti, però, le azioni Intesa Sanpaolo sono da comprare. Ci sono infatti alcuni broker che hanno un approccio molto più cauto sul titolo. Un esempio, in tal senso, è Mediobanca. Per gli analisti di Piazzetta Cuccia, il rating su Intesa Sanpaolo non va oltre un prudente neutral. Anche il target price assegnato da Mediobanca è basso essendo pari a 1,85 euro.
Azioni Intesa Sanpaolo da vendere?
La posizione fredda di Mediobanca su Intesa Sanpaolo è quasi nulla in confronto alla sonora bocciatura che hanno espresso gli analisti di Berenberg. Per gli esperti le azioni Intesa Sanpaolo sono addirittura da vendere (rating sell). Un giudizio molto duro che si completa con un target price che prudente è dire poco: appena 1,5 euro. Addirittura secondo gli esperti di Berenberg, la banca guidata da Messina è tra quelle sconsigliate a livello europeo.
Insomma per Berenberg meglio stare alla larga da Intesa Sanpaolo. Ma è davvero così? Veramente conviene vendere le azioni di Intesa? Indipendentemente da quello che si pensa su questo giudizio, ricordo che grazie allo short trading è possibile guadagnare attraverso i CFD anche in caso di deprezzamento del titolo. Per imparare ad investire con le posizioni short, apri un conto demo con il broker eToro.
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