Dividendi Borsa Italiana 2023: previsioni e stacchi di gennaio, febbraio e marzo. Chi rende di più

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In questa prima parte dell’anno, tra i temi più caldi di Borsa Italiana c’è lo stacco dei dividendi. L’appuntamento tradizionale con la remunerazione degli azionisti è solitamente in primavera, tuttavia nel periodo compreso tra gennaio e marzo si tiene lo stacco di alcuni acconti riferiti a quotate di primo piano del Ftse Mib a cui poi vanno aggiunti anche i dividendi trimestrali (contrariamente a quello che si può pensare anche a Piazza Affari, per quanto in numero nettamente inferiore rispetto a quanto avviene su altri mercati) si sono quotate che dividono la cedola riconosciuta in 4 tranche.

Prima di esaminare nel dettaglio quali sono le quotate che nei primi tre mesi del 2023 saranno alle prese con lo stacco della rispettiva cedola, vediamo quali sono gli orientamenti per l’anno nuovo. Insomma, pur essendo il tema suscettibile di molte variazioni, è possibile formulare delle previsioni 2023 sui dividendi di Borsa Italiana nel suo insieme? La risposta nel prossimo paragrafo.

Dividendi Borsa Italiana previsioni 2023: cosa attendersi

Chi investe in azioni sa perfettamente quanto importante sia il peso del dividendo. Inserire nel proprio portafoglio di investimento azioni che staccano dividendi crescenti è fondamentale per garantirsi buoni ritorni futuri. Questo discorso è sempre valido ma è lo è ancora di più in fasi di mercati che sono caratterizzate da forti turbolenze.

Ciò premesso, il 2022 è stato un anno con grandi soddisfazioni per quello che riguarda le cedole. Nell’anno che si appena chiuso, infatti, sono stati distribuiti ben 6,7 miliardi di dividendi. Vero è che negli anni precedenti gli stacchi erano stati centellinati (a causa dell’emergenza covid e della decisione della BCE di congelare quelli del settore bancario), tuttavia è innegabile che l’ammontare totale delle cedole finite nelle tasche gli azionisti lo scorso anno sia stato comunque importante.

E per il 2023, cosa attendersi in materia di dividendi? Dopo un anno ricco, bisogna per forza attendersi una contrazione dell’ammontare totale delle cedole erogate agli investitori? Assolutamente no. Contrariamente a quello che si può ipotizzare, le previsioni sui dividendi 2023 di Borsa Italiana sono molto positive. Stando alle stime più recenti, il totale delle cedole dovrebbe arrivare a oltre 7 miliardi, il 10 per cento in più rispetto al 2022. Una buona notizia per gli investitori che tra l’altro oggi possono anche comprare azioni senza commissioni grazie alla proposta di eToro, broker che consente di iniziare ad investire con un deposito minimo di soli 50 dollari.

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Considerando il momento di forte difficoltà attraversato dai mercati e soprattutto il contesto generale che si prospetta per il nuovo anno (recessione praticamente certa in molti paesi del mondo) viene da pensare se, analogamente a quanto avvenuto negli anni dell’emergenza covid, anche in questo caso la BCE non possa prendere in considerazione la possibilità di obbligare le quotate a congelare almeno una parte del rispettivo dividendo.

In realtà questo scenario, dal nostro punto di vista, è decisamente poco probabile. Le previsioni sui mercati finanziari 2023 sono negative, e su questo non ci piove, ma la Banca Centrale Europea non potrebbe mai adottare un simile provvedimento che significherebbe il colpo di grazia per le borse del Vecchio Continente. E infatti, proprio perchè consapevole di tutto questo, l’EuroTower in più di una occasione ha già fatto sapere che il rischio congelamento non c’è e che la stagione 2023 dei dividendi sarà quindi regolare e senza il rischio di sorprese inattese.

Tranquillizzati i lettori sotto questo punto di vista, vediamo adesso quali saranno i primi dividendi 2023 di Borsa Italiana.

Dividendi Borsa Italiana 2023: stacchi di gennaio e dividend yield

Nel mese di gennaio sono due gli stacchi di dividendi in programma: Enel e Snam. In entrambi i casi si tratta di cedole che vengono riconosciute a titolo di acconto. Il saldo, come da tradizione, è poi previsto per primavera. Ecco il dettaglio con l’ammontare della cedola e il dividend yield. In aggiunta, dove presente, è anche riportato un link all’articolo specifico:

  • Enel: acconto dividendo 0,2 euro; data di stacco 23/01/2023; dividend yield 3,98 per cento (più informazioni sull’acconto dividendo Enel 2023)
  • Snam: acconto dividendo 0,11 euro; data di stacco 23/01/2023; dividend yield 2,43 per cento (più informazioni sull’acconto dividendo Snam 2023)

Entrambi i dividendi saranno messi in pagamento mercoledì 25 gennaio.

Dividendi Borsa Italiana 2023: stacchi di febbraio e dividend yield

Da gennaio ci spostiamo al mese di febbraio quando è previsto lo stacco di un solo dividendo: quello di Banca Generali. Anche in questo caso è riportato l’ammontare della cedola, la data di stacco e il rendimento.

  • Banca Generali: 0,8 euro; data di stacco 20/02/2023; dividend yield 2,5%

Come sempre il dividendo staccato sarà pagato due giorni dopo ossia il 22 febbraio successivo.

Dividendi Borsa Italiana 2023: stacchi di marzo e dividend yield

E per finire spostiamoci al mese di marzo quando a staccare il dividendo sarà STM. In questo caso non si tratta di un acconto ma di una tranche trimestrale. In basso è riportato l’ammontare della cedola che STM staccherà a marzo, la data di stacco e come sempre il rendimento.

  • STM: tranche dividendo 0,06 dollari; data di stacco 20/03/2023; dividend yield 0,18 euro

Il dividendo STM sarà poi messo in pagamento il 22 marzo.

Dividendi Borsa Italiana 2023: chi beneficia dello stacco?

A chi spettano i dividendi che verranno staccati nei prossimi mesi su Borsa Italiana? Ad avere il diritto di incassare la cedola sono gli azionisti titolari dell’azione che stacca il dividendo all’apertura degli scambi nel giorno in cui avviene lo stacco. Nel giorno di pagamento, invece, l’azionista che ne ha diritto riceverà il dividendo che viene staccato.

Visto che in precedenza abbiamo citato eToro, vale la pena capire se eToro paga dividendi. La risposta è si. L’account di ogni cliente può essere accreditato o addebitato se è in corso una negoziazione che paga un dividendo. In particolare si possono distinguere i seguenti casi.

  • chi ha una posizione ACQUISTA, riceverà il il pagamento del dividendo sul suo saldo disponibile.
  • chi ha una posizione VENDI, vedrà detratto il pagamento del dividendo dal suo saldo disponibile.

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