Dividendi Enel e target 2024-2026: cosa prevede il piano strategico. Titolo freddo sul Ftse Mib

I dettagli del piano strategico Enel 2026 - BorsaInside

Come prevedibile, è sul titolo Enel che si sta concentrando oggi l’attenzione degli investitori. Questo non tanto per il movimento in borsa registrato dalla quotata del settore elettrico ma soprattutto perchè questa mattina Enel ha presentato il piano strategico al 2026.

Diciamo subito che, perlomeno nelle grandi linee, Enel ha confermato quello che erano le attese della vigilia. Potrebbe essere proprio per questo motivo se l’utility italiana più importante registra una progressione di appena lo 0,2 per cento contro un Ftse Mib che invece avanza dello 0,4 per cento. Ad ogni modo, come si può anche vedere dal grafico in basso, la progressione in atto sulle azioni Enel a seguito della presentazione del piano strategico, permette alla quotata di consolidare la sua prestazione su base mensile che è ora pari ad oltre il 14 per cento.

Ma vediamo, in questo articolo, quali sono i punti salienti del piano strategico 2026 di Enel. Focus su quelli che, dal nostro punto di vista, sono gli aspetti che più di tutti interessano gli investitori ossia la politica dei dividendi e i target economico.

Dividendi Enel: la politica al 2026

Per quanto concerne la politica dei dividendi, il management di Enel punta mantenere un dividendo per azione fisso minimo pari a 0,43 euro per il periodo 2024-2026 aprendo però la porta ad un potenziale rialzo fino a un payout del 70 per cento sull’utile netto ordinario nel caso in cui dovesse essere raggiunta la neutralità dei flussi di cassa.

A chiarire questa strategia è stato lo stesso Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Enel, che rispondendo alle domande degli analisti durante la presentazione del Piano 2024-2026, ha affermato che il 2023 sarà l’ultimo anno del dividendo a 0,43 euro per azione visto che successivamente saranno effettuate altre elaborazioni nel corso dell’anno, trimestre dopo trimestre. Il manager ha aggiunto che il payout dato è semplicemente quello da cui si può partire per l’analisi del dividendo e per poter poi effettuare il relativo calcolo. Sempre l’Ad ha anche affermato che Enel oggi ha numeri solidi reali e gli investitori potranno valutare l’evoluzione del dividendo ricordando come lui stesso abbia investito in azioni Enel poichè profondamente convinto della bontà della dividend policy della società.

Piano strategico Enel al 2026: i target più importanti

Una politica dei dividendi così avanzata come quella di Enel è possibile solo perchè i target della quotata sono molto forti. E allora vediamo cosa prevede, lato economico, il piano al 2026 dell’utility.

Le linee guida essenziali sono:

  • redditività
  • flessibilità
  • resilienza mediante un’allocazione selettiva del capitale
  • efficienza ed efficacia quali driver dell’operatività del gruppo
  • sostenibilità finanziaria e ambientale

Per quello che riguarda i target finanziari, al termine del 2023 Enel prevede di registrare un margine operativo lordo ordinario MOL compreso tra i 21,5 e i 22,5 miliardi di euro.

Guardando al 2024, le proiezioni indicano un ulteriore aumento del margine operativo lordo ordinario che si dovrebbe collocare tra i 22,1 e i 22,8 miliardi di euro. Nel quadro di una gestione finanziaria oculata, l’utile netto ordinario per il 2023 è stimato tra i 6,4 e i 6,7 miliardi di euro, con una previsione di crescita a una quota compresa tra i 6,6 e i 6,8 miliardi nel 2024.

Proiettandosi ulteriormente nel futuro, il 2026 dovrebbe essere anno chiave per Enel, con l’utile netto ordinario previsto in rialzo tra i 7,1 e i 7,3 miliardi di euro. Un target che dimostrerebbe la solidità e la resilienza del gruppo nel perseguire una crescita sostenibile e redditizia nel lungo termine.

Elemento fondamentale della strategia finanziaria di Enel è la generazione di flussi di cassa dalla gestione operativa. Tra il 2024 e il 2026, si prevede che questi flussi raggiungeranno l’importante cifra di 43,8 miliardi di euro. Inoltre, Enel mira a ottenere una significativa riduzione complessiva dei costi, prevedendo di raggiungere un risparmio totale di circa 1,2 miliardi di euro nel 2026 rispetto alla baseline dei costi del 2022. Una gestione così attenta dei costi conferma l’attenzione del gruppo nell’ottimizzare le sue operazioni e nel miglioramento dell’efficienza.

Investimenti Enel al 2026: cosa prevede il piano strategico

Per quello che riguarda gli investimenti nel periodo compreso tra il 2024 e il 2026, il gruppo ha delineato un ambizioso piano con un impegno finanziario totale stimato di circa 35,8 miliardi di euro. Questa strategia di investimento è guidata da una prospettiva volta a massimizzare i rendimenti attraverso un focus mirato sulle reti, avvalendosi di un quadro regolatorio equilibrato e stabile nei luoghi in cui opera.

Un elemento chiave della strategia è la ricerca di finanziamenti europei, che si prevede contribuiranno significativamente agli investimenti totali lordi del gruppo, stimati in circa 3,5 miliardi di euro. Tale approccio riflette la volontà di sfruttare le opportunità offerte dalla disponibilità di fondi a livello europeo per sostenere progetti chiave.

Un altro pilastro fondamentale della strategia di investimento è l’adozione di un approccio a minore intensità di capitale e di rischio nelle energie rinnovabili. Ciò comporterà partnership strategiche per i progetti rinnovabili, al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse finanziarie. È previsto che circa 6,1 miliardi di euro saranno investiti in queste partnership, consentendo al gruppo di diversificare e flessibilizzare le sue risorse.

Nel dettaglio, gli investimenti lordi previsti per le energie rinnovabili ammonteranno a circa 12,1 miliardi di euro nel periodo considerato. La consistenza di questa quota dimostra l’impegno del gruppo nei confronti delle fonti energetiche sostenibili e riflette la crescente importanza delle energie rinnovabili nel panorama energetico globale.

La distribuzione geografica degli investimenti di Enel evidenzia una focalizzazione specifica su alcune regioni. Il 49 per cento degli investimenti lordi sarà destinato all’Italia e ciò ribadisce il forte impegno di Enel verso il mercato domestico. Nel contempo, il 25 per cento sarà indirizzato verso la penisola iberica, il 19 per cento in America Latina e il 7 per cento in Nord America.

Indebitamento Enel al 2026: cosa prevede il piano strategico

E per finire la questione indebitamento. Il gruppo mira a raggiungere un notevole aumento nel rapporto FFO (Flusso di Cassa Operativo)/Indebitamento Finanziario Netto, prevedendo un livello di circa il 29 per cento nel 2026. Si tratterebbe di un notevole aumento rispetto al 15 per cento registrato nel 2022 e al 26 per cento atteso per il 2023 pro-forma. Altro obiettivo chiave è la riduzione del rapporto Indebitamento Finanziario Netto/EBITDA, previsto a circa 2,3x nel 2026. Un target in significativo ribasso rispetto al 3,1x del 2022 e ai valori compresi tra 2,4x e 2,5x attesi per il 2023 pro-forma.

Inoltre, il management prevede che l‘Indebitamento Finanziario Netto/EBITDA per il 2023 si possa attestare tra 2,7x e 2,8x, con un valore previsto dell’indebitamento finanziario netto per il 2023 compreso tra 60 e 61 miliardi di euro. Il gruppo ha anche posto l’attenzione sul costo medio dell’indebitamento lordo, prevedendo una riduzione di 20 punti base nei prossimi tre anni. Un target ambizioso visto e considerato il contesto di tassi di interesse in aumento.

Chi volesse sfruttare le indicazioni contenute nel piano strategico Enel al 2026 per investire sul titolo, può operare con uno di questi broker:

eToro small
  • eToro: consente di investire in azioni frazionate e di speculare al rialzo o al ribasso (short e long trading) attraverso i CFD azionari. Questi sono strumenti finanziari di tipo derivato a leva finanziaria che consentono di ampliare la portata dell’investimento aumentando però i rischi. Punto di forza di eToro è il copy trading con cui copiare le strategie dei traders più esperti. Il deposito minimo richiesto per iniziare a fare trading con eToro è di 50 dollari. Demo gratis sempre disponibile.

Puoi iniziare ad aumentare le tue capacità di trading con il conto demo eToro da 100.000 euro virtuali >più informazioni sul sito eToro<

azioni FinecoBank
  • FinecoBank: consente di fare trading su tantissimi asset tra cui molte le azioni italiane del Ftse Mib (compresa Enel). Accanto ai CFD Fineco propone anche i Super CFD. Due i tipi di conto disponibili: uno di solo trading e uno con i servizi di banking. Il primo non ha costi fissi e canone mensile, il secondo si.

Fai trading con la piattaforma NR 1 in ItaliaMaggiori info sul sito ufficiale, clicca qui >

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. Lā€™articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare lā€™aggiornamento dei dati. Questo sito NON ĆØ responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.

Rimani aggiornato con le ultime novitĆ  su investimenti e trading!

Telegram

Migliori Piattaforme di Trading

Deposito minimo 100$
ETF - CRYPTO - CFD
Licenza: CySEC - FCA - ASIC
Guadagna fino al 5,3% di interessi annui
* Avviso di rischio
Deposito minimo ZERO
N.1 in Italia
Regime Fiscale Amministrato
0% CANONE MENSILE DI GESTIONE
* Avviso di rischio
Deposito minimo 100 AUD
0.0 Spread in pip
Piattaforme e tecnologia di trading avanzate
Prezzi DMA (Direct Market Access) su IRESS
* Avviso di rischio
Deposito minimo 100$
Bank of Latvia
Forex e CFD
Deposito minimo: 100 dollari
* Avviso di rischio

Il 74-89% dei trader retail perdono denaro quando fanno trading di CFD.

Regolamentazione Trading
Non perdere le nostre notizie! Vuoi essere avvisat* quando pubblichiamo un nuovo articolo? No SƬ, certo