Segno negativo per le azioni Stellantis nella prima seduta della settimana. La quotata del settore automotive registra una flessione dello 0,24 per cento contro un Ftse Mib che invece appare sostanzialmente invariato. Il ribasso di oggi non intacca minimamente la buona progressione su base mensile e annua che Stellantis sta mettendo in evidenza. Rispetto ad un mese fa, le valutazioni sono più alte dell’8 per cento mentre anno su anno la progressione è del 48 per cento.
Abbiamo quindi a che fare con un titolo che è cresciuto tantissimo e che, teoricamente, potrebbe ora godere di una visibilità più bassa a vantaggio di altre quotate che magari hanno registrato invece un andamento più negativo nell’ultimo periodo. Questo è quello che potrebbe suggerire la logica. Ma gli analisti, invece, dal loro punto di vista cosa dicono? Contrariamente a quello che si può pensare la view degli esperti sulle azioni Stellantis resta bullish. Di conseguenza l’indicazione è quella di comprare azioni della quotata automotive. Vediamo perchè.
Equita resta bullish sulle azioni Stellantis
In un recente report sulle prospettive di Stellantis, la sim milanese Equita ha ribadito il rating buy con target price a 23 euro. Tenendo conto che attualmente Stellantis si scambia a 18,16 euro, il prezzo obiettivo che è stato assegnato da Equita implica un buon potenziale di upside.
E’ importante però evidenziare che Equita ha ribadito il suo buy sulle azioni Stellantis in attesa che ci siano novità in merito alle trattative che sono in corso in Usa tra il sindacato UAW e lo stesso colosso automotive.
Stando a quanto riportato da Reuters, il sindacato UAW si sarebbe fatto avanti con una controproposta a Stellantis della quale però non sono circolati i contenuti. E’ plausibile che Equita abbia confermato il suo buy in essere su Stellantis fino a quando non arriveranno news su questo punto.
Da evidenziare che Bloomberg, in precedenza, aveva affermato che il sindacato UAW si sarebbe dichiarato disponibile a ridurre le richieste ad un aumento salariale nel quadriennio del 30 per cento contro il 40 per cento iniziale (inclusi anche gli aggiustamenti sul costo della vita).
Stellantis prosegue l’attuazione della terza tranche del buyback
Non ci sono solo le trattative tra Stellantis e il potente sindacato UAW a tenere banco tra gli investitori che sono interessati al titolo automotive (tra l’altro va sempre ricordato che nel caso in cui le parti non arrivino ad un accordo, si potrebbe essere anche un allargamento degli scioperi). Tra gli altri drivers c’è anche l’aggiornamento del piano di acquisto di azioni proprie.
Nell’ambito della terza tranche del buyback, il colosso automotive ha comunicato che tra il 22 e il 28 settembre 2023 ha acquistato 4.816.330 milioni di azioni proprie a un prezzo medio ponderato di 17,9808 euro, per un ammontare complessivo di 86,6 milioni di euro. La stessa società ha precisato che dall’11 settembre al 28 settembre sono state comprate 11.729.167 azioni proprie per un totale di 208,75 milioni di euro e che alla data del 28 settembre la società automobilistica avevano in mano 5.639.165 azioni proprie, pari al 2,39 per cento del capitale.
Come si può vedere dai paragrafi precedenti, i fattori di visibilità sulle azioni Stellantis non mancano. Chi volesse investire sul titolo può operare in due modi: o attraverso l’acquisto diretto di azioni o mediante i CFD (strumenti derivati che si basano sulle differenze di prezzo tra vendita e acquisto senza che ci sia il possesso del sottostante).
2 broker che permettono sia di compare azioni reali che di fare trading con i CFD su Stellantis sono:
- eToro: permette di acquistare azioni italiane ma anche di operare con i CFD al rialzo o al ribasso. Operare con i CFD significa beenficiare dell’effetto leva che amplifica la portata dell’investimento ma aumenta anche il profilo di rischio. Per questo è preferibile sempre fare pratica con il conto demo.
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