Le azioni STM nell’ultimo mese hanno provato ad invertire la rotta seguita a Piazza Affari nell’ultimo anno. Come si può vedere dal grafico in basso, infatti, il titolo evidenzia una progressione del 4 per cento rispetto ad un mese fa mentre da inizio anno emerge un rosso del 10 per cento. Anche la prestazione su base annua è negativa con un ribasso del 13 per cento.
In questo contesto è certamente una buona notizia il fatto che il titolo sia stato promosso dagli analisti di Goldman Sachs. Un upgrade molto pesante visto che gli esperti hanno alzato il rating dal precedente sell a neutral. Per la banca d’affari americana, quindi, le azioni STM non sono più da vendere. Certo il rating sell non è un’indicazione di acquisto ma perlomeno sembra essersi esaurita la view negativa detenuta dagli esperti sulla quotata italo-francese. Ora le prospettive sono neutrali.
C’è un secondo aspetto della valutazione di Goldman Sachs che, se vogliamo, è ancora più prezioso. Gli analisti, infatti, hanno deciso di rivedere il target price dal precedente 33 euro a ben 42,5 euro. Se in precedenza il prezzo obiettivo era al di sotto delle valutazioni correnti, adesso non solo è superiore ma è addirittura presente anche un potenziale di upside di circa il 6 per cento.
In pratica è come se Goldman Sachs avesse lanciato agli investitori un messaggio di questo tipo: iniziate a considerare il titolo STM perchè può crescere. Una valutazione che, pur restando molto prudente, potrebbe interessare chi da tempo sta tenendo d’occhio il titolo dei micro-chip. Dopo l’upgrade di Goldman Sachs c’è una ragione in più per accendere un faro sulla quotata.
Perchè le azioni STM non sono più da vendere per Goldman Sachs
Ma per quali ragioni Goldman Sachs ha deciso questo cambio di rotta sulle azioni STM? Le motivazioni che la banca d’affari Usa ha citato nel suo report sono diverse e spaziano dalla domanda in miglioramento in molti mercati finali al fatto che il titolo, come abbiamo già accennato in precedenza, abbiamo sottoperformato a inizio anno sia in relazione all’andamento del Ftse Mib che nel confronto con i concorrenti. Per gli esperti, inoltre, la recente debolezza registrata dai ricavi di STM è stata inglobata nelle valutazioni del titolo e quindi non c’è motivo per continuare a vendere.
Ovviamente l’upgrade non significa che sia tutto rose e fiori. Nella loro nota, infatti, gli analisti di Goldman Sachs ammettono che c’è una assenza di visibilità su diversi mercati finali e “sui relativi livelli di inventario” ma prendono atto che, negli ultimi trimestri, il contesto sia migliorato. Tra l’altro, hanno quindi proseguito gli analisti, i recenti dati e i commenti delle aziende sembrano suggerire che la domanda nei mercati finali dei beni di consumo sia arrivata al minimo lasciando intravedere una possibile ripresa nei prossimi trimestri pur in un contesto che continuerà ad essere caratterizzato da incertezza.
Le previsioni sull’esercizio 2024 di STM
Partendo dall’analisi, gli esperti di Goldman Sachs sono poi passati alle previsioni sull’esercizio in corso. Il colosso dei micro-chip dovrebbe chiudere l’anno con ricavi pari a 12,2 miliardi di dollari, in visibile ribasso rispetto ai 14,5 miliardi di dollari messi a segno un anno fa. Nel 2025, invece, il fatturato dovrebbe crescere attestandosi a quota 12,9 miliardi di euro.
Nonostante le previsioni sui ricavi e quelle sull’ebit rettificato siano più basse del 6 per cento rispetto a quelle del consenus degli analisti, il multiplo di valutazione enterprise value/ebitda 2025 stimato dagli analisti Usa è ora pari a 8 volte contro le precedenti 6 volte. Goldman Sachs, per finire, valuta STM a sconto del 20 per cento rispetto al competitor europeo Infineon Technologies.
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