Un laptop mostra un grafico

Nel mondo della finanza c’è una parola in inglese che viene spesso citata: futures. Questo termine è quasi onnipresente visto che si parla di futures sul petrolio ma anche futures sull’oro, futures sugli indici e, ultimi arrivati, futures sulle criptovalute. Il termine stesso “futures” fa pensare al futuro e quindi a una scommessa sul futuro.

Visto che la parola futures viene spesso usata in finanza, Borsainside vi propone questa guida chiarificatrice. Nei vari paragrafi del post ci sarà la risposta a tutta una serie di domande: cosa sono i futures? come funzionano? E’ possibile oggi investire in futures?

Futures cosa sono

I futures sono dei contratti a termine con i quali una parte si impegna ad acquistare o vendere uno strumento finanziario (ma sarebbe più corretto parlare di beni, materiali o meno) a un prezzo e una scadenza definiti al momento della sottoscrizione del contratto. Stipulare un contratto future significa in altre parole impegnarsi ad acquistare a determinate condizioni lo strumento (finanziario) oggetto dell’intesa.

Per le loro caratteristiche, i futures sono stati utilizzati allo scopo di ridurre il rischio determinato dall’incertezza sulle quotazioni delle attività oggetto del contratto. Già al momento della stipula dell’accordo infatti, le parti hanno la possibilità di prevedere il futuro impostando le condizioni a termine.

Futures quali sono

Chiarito cosa sono i futures possiamo ora passare al secondo aspetto della guida: quali sono i più importanti futures oggi? Come già accennato nella premessa si sente parlare di futures a proposito di asset molto diversi tra loro. Al di là delle tante tipologie di futures oggi esistenti, è comunque possibile suddividere i futures in due grandi categorie, nonostante l’eterogeneità che contraddistingue la massa formata dalla totalità di questi contratti:

  • i futures che si ricollegano alle commodities (c.d. commodity futures), cioè alle quotazioni di attività reali (come oro, argento, petrolio, ecc.)
  • i futures che si ricollegano ad attività finanziarie (c.d. financial futures), che sono a loro volta suddivisibili in currency future, quando si riferiscono a transazioni effettuate in valuta, interest rate futures, quando riguardano titoli a reddito fisso (certificati di deposito, obbligazioni statali, ecc.), stock index futures, se sono relativi agli indici di Borsa.

Per semplificare al massimo quello che si è detto sui vari (e tanti) tipi di futures è possibile riassumere tutto nel grafico seguente:

futures

Futures come funzionano

I futures non sono delle semplici scommesse nelle quali a giocare un ruolo fondamentale è solo la fortuna. Senza fare tanti giri di parole, si può affermare che investire nei futures sono significa giocare d’azzardo. Se si vuole conoscere fino in fondo questo strumento finanziario è necessario passare dalla teoria alla pratica. In altre parole: come funzionano i futures? quale è il loro meccanismo di funzionamento?

E’ necessario spendere qualche parola sul meccanismo che rende i futures degli strumenti potenzialmente capaci di amplificare i benefici – in termini di rendimento – dei capitali investiti (e, d’altro canto, provocare perdite di altrettanta entità); senza voler scendere in eccessivi tecnicismi, per i quali si rimanda ad altri testi e altri approfondimenti, si può senza alcun dubbio citare come elemento fondamentale il meccanismo del leverage, la leva che rapporta il capitale investito al capitale movimentato. Se la leva è – ad esempio – del 10%, significa che investendo 1.000 euro si movimentano in realtà 10.000 euro, e si ottengono benefici e perdite in rapporto al capitale movimentato, ampliando quindi il peso dei risultati in relazione al capitale investito.

Questa caratteristica, unita all’elevata flessibilità di gestione dei futures in termini di negoziazione, ne hanno fatto uno degli strumenti finanziari più utilizzati dagli speculatori. Di fatto i futures sono contratti standardizzati (per scadenze e modalità di compravendita), fattore che li rende particolarmente adatti ad essere negoziati in compensazione.

Futures dove sono quotati

A proposito della loro negoziazione in compensazione, occorre osservare che le contrattazioni dei futures avvengono ad oggi nelle Borse specializzate dove si formano i prezzi ufficiali, e dove, alle controparti finali (che si impegnano a comprare o a vendere), si interpongono gli intermediari accreditati (i c.d. clearing members) o meno (il terzo abilitato cui le controparti si rivolgono per accedere alla Borsa, dietro ordinario pagamento di una commissione).

Relegati inizialmente a mera funzione di regolamento delle intese agricole in alcune regioni degli Stati Uniti del diciannovesimo secolo, ora i futures consentono la vendita di una larga varietà di beni e prodotti finanziari, e vengono negoziati praticamente in tutto il mondo. La storia vuole che gli antenati più prossimi ai futures contemporanei fossero diffusi a Chicago già nei primi anni del diciannovesimo secolo, e poi organizzati in quella che è considerata la prima Borsa in cui è stato possibile comprare e vendere futures con regolarità, il CBOTChicago Board of Trade, del 1848. Meno di vent’anni dopo i futures vengono standardizzati, operazione che ne garantirà – come già accennato – un rapido sviluppo.

Dal Chicago Board of Trade al Chicago Mercantile Exchange (CME, una delle borse più importanti per il mondo dei futures) il passo non è affatto breve: bisogna attendere la fine del secolo, e attraversare in maniera indolore una parentesi da Chicago Produce Exchange. Molto più vicine a noi altre importanti innovazioni: è il 1972 ad esempio, quando all’interno del CME viene istituita l’International Monetary Market, divisione specializzata nella negoziazione dei futures in valuta estera.

Ed è proprio legata alla valuta estera una delle più grosse innovazioni che resero i futures uno strumento in via di larga diffusione. Da oltre venticinque anni si negozia infatti il contratto a termine legato ai controvalori di Euro e Dollaro nel breve periodo.

Già in epoche meno recenti, si può notare come non lontano da Chicago i futures conobbero grandi consensi: parliamo delle piazze di Minneapolis e, soprattutto, quella di New York, dove il NYMEX (New York Mercantile Exchange) si è affermato nel corso degli anni come il principale mercato mondiale di futures sulle commodities e la terza borsa statunitense dei futures.

Tornando ad oggi, si può senza alcun dubbio affermare che tra le istituzioni specializzate nella negoziazione dei futures non si possono che ricordare su tutti la già citata Borsa elettronica di Chicago (all’interno del CME vengono negoziati circa 1 milione di contratti al giorno, per un valore di circa 45,5 miliardi di dollari), e gli altri mercati americani di San Francisco, Los Angeles e New York.

Investire in futures: vantaggi e svantaggi

Come tutti gli strumenti finanziari, anche i futures presentano vantaggi e svantaggi. In questo paragrafo l’attenzioni sarà appunto dedicata a quelli che sono i principali vantaggi e svantaggi dei futures. Tra i vantaggi ci sono la possibilità di operare a leva, la possibilità di fare trading in modo diretto sugli indici, la possibilità di aprire più facilmente le posizioni corte e, per finire, un basso rischio di credito.

Anche l’elenco degli svantaggi dei futures non è corto. Tra i principali punti di debolezza di questo asset vanno citati: l’impossibilità di riuscire a sfruttare le fasi di mercato laterale e l’impossibilità di creare strategia di investimento più complesse. Quest’ultimo punto di debolezza, in realtà, è tale sono per gli investitori che sono più esperti non per i principianti. Solo gli esperti, infatti, possono avere la necessità di creare strategie finanziarie complesse. Per tutti gli altri essere legati a un contratto con scadenza e regole precise non è un problema. Ultimo svantaggio dei futures riguarda il fatto che la posizione che viene presa deve essere valutata attentamente in quanto non è poi più possibile cambiare idea. 

In conclusione, quindi, valutare vantaggi e svantaggi dei futures è strettamente legato a quelle che sono le personali esigenze. Il fatto che esistano punti di forza e svantaggi deve essere la dimostrazione che investire nei futures non è un gioco. 

BROKER FUTURES: le migliori piattaforme per trading FUTURES

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Tutto quello che abbiamo messo in evidenza in questa guida sui Futures può dare l’impressione di avere una valenza teorica. Per questo motivo crediamo che sia importante sapere come è possibile investire con i futures. In altre parole come fare per speculare con i futures?

Prima di sciogliere questi dubbi è necessario precisare che essendo il nostro lettore di riferimento un piccolo investitore, non ci interessa descrivere come un grande investitore può guadagnare con i futures. La domanda a cui risponderemo sarà invece: come può un piccolo investitore fare trading con i futures?

Quando parliamo di piccolo investitore il nostro riferimento è al semplice impiegato o anche allo studente esperto di Borsa. Entrambe queste categorie possono fare trading con in futures utilizzando le piattaforme di trading online. Questo strumenti permettono di investire sui futures comodamente dal proprio pc o smartphone e senza l’aiuto di intermediari. Il principio di riferimento è quello del Forex & Cfd trading.

Futures e Cfd differenze

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Aver fatto riferimento al CFD Trading, ci permette di aprire una parentesi sul rapporto tra Cfd e Futures. La domanda che spesso ti sarai posto è: quali sono le differenze tra Cfd e Futures?

Possiamo subito dirti che entrambi gli strumenti rientrano nella categoria dei derivati finanziari. Questa macro area comprende tantissimi strumenti (oltre ai Futures e ai CFD, infatti, possono essere considerati prodotti derivati anche le option, i certificaties, i warrant e i covered warrant).

Sono però futures e CFD a presentare caratteristiche molto simili tra loro. La sola differenza tra futures e Contratti per Differenza sta nel fatto che i primi sono negoziati nei mercati regolamentati e i secondo no. Il fatto che i futures siano regolamentati rende questi strumenti un valido indicatore per le aspettative di mercato relative all’andamento di uno specifico sottostante dello stesso futures. Per semplificare al massimo, il future sul petrolio, contratto derivato legato all’andamento della quotazione del petrolio, viene utilizzato come indicatore per elaborare previsioni sull’andamento del prezzo del greggio. Tutto questo non avviene con i CFD.

Altra differenza tra futures e CFD sta nel fatto che i primi hanno una scadenza che invece nei Cfd non rappresenta la regola. La presenza di una scadenza fa si che i futures non abbiamo bisogno di roll over e ovviamente tutto questo si traduce in una assenza dei relativi interessi.

Trading con i futures sugli indici

Un esempio molto comune di trading con i futures è quello che riguarda gli indici di borsa. Al giorno d’oggi fare trading sugli indici azionari rappresenta la principale formula di negoziazione degli indici stessi. E’ possibile fare trading con i futures sugli indici di Borsa in due modi: aprendo una posizione short o aprendo una posizione long.

Nel primo caso si tratta di vendere oggi l’indice ad un prezzo concordato che scadrà ad una futura data che è stata già stabilità. Nel secondo caso invece, si tratta di acquistare oggi l’indice ad un prezzo concordato che scadrà ad una futura data che è stata già stabilita. Si apre una posizione short se si pensa che il prezzo dell’indice subirà un calo mentre si va long se si pensa che il prezzo dell’indice subirà un aumento.

Broker futures: migliori piattaforme per fare trading

azioni FinecoBank

Non sono tante le piattaforme regolamentate e autorizzate che permettono di fare trading sui futures. La maggior parte dei broker che operano nel trading futures non sono accessibili ad un investitore di profilo medio. Se si va a guardare tra le migliori piattaforme trading, tuttavia, è possibile individuare alcune lodevoli eccezioni. E’ questo il caso di Fineco, banca 100% italiana che offre la possibilità di fare trading online su tantissimi strumenti e mercati, tra cui ci sono appunto i futures.

In particolare su Fineco è possibile investire su IDEM, Eurex e CME a commissioni competitive.

I servizi trading Fineco sono sempre in evoluzione e non deve stupire se tra novità più recenti ci sono proprio modifiche nella negoziazione dei futures. Adesso, infatti, è possibile investire sui Futures anche in orari notturni, dal lunedì al venerdì, sfruttando tutte le possibilità di rialzo o ribasso. Scegliendo Fineco si possono aprire nuove posizioni in multiday e al tempo stesso gestire le protezioni anche di notte. Ovviamente è anche possibile inserire ordini di chiusura.

Ecco le commissioni applicate da Fineco nel trading sui Futures:

  • MINI FIB 0,95€
  • MICRO NASDAQ 100 1$
  • MINI DAX 0,95€
  • MINI GOLD 2,95$

Fineco è un broker completo che si adatta a tutti i tipi di investitore, dal principiante a quello esperto.

Per iniziare a fare trading con i futures su Fineco è necessario aprire un conto con la banca. L’operazione è molto rapida da eseguire e in questo periodo da diritto ad avere 50 ordini gratuiti. Inoltre il canone è zero per un anno (promo valida fino al 30 giugno 2023). Tra l’altro, in quanto banca italiana, Fineco agisce anche da sostituto di imposta a questo significa zero scocciature fiscali.

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