Valuta

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La valuta è uno strumento di pagamento o un mezzo di scambio, che ha lo scopo di facilitare il trasferimento di beni e servizi. Con il termine valuta si indica anche la moneta di un Paese riconosciuta ed emessa da uno Stato. Dal baratto, ossia dalla primordiale forma di transazione commerciale effettuata tra gli uomini, nasce la moneta attraverso un’evoluzione durata millenni.

I numerosi limiti di questo metodo di permuta hanno spinto numerosi gruppi di individui ad adottare, per tacito accordo reciproco, una merce particolare per il baratto, al fine di effettuare un trasferimento diretto di merci o servizi. La moneta è così diventata nel corso della propria evoluzione dapprima un mezzo e successivamente un oggetto di scambio. Con l’avvento della metallurgia, IV millennio a.C., si affermò il sistema monetario basato sui metalli preziosi, mentre precedentemente in alcune comunità rurali veniva utilizzato il bestiame come strumento di equiparazione. Proprio da questa usanza derivano alcuni termini della nostra lingua. Per esempio, la parola capitale deriva dal latino “caput” cioè testa o capo di bestiame. Il termine pecunia, cioè denaro, deriva invece da “pecus” ovvero gregge.

L’utilizzo di metalli preziosi per la compravendita, specialmente il rame ma anche oro ed argento, portò alla coniazione delle monete metalliche, che successivamente furono affiancate nelle economie moderne dalla moneta cartacea, assai più semplice da conservare e da trasportare. Nel corso dei millenni ogni Stato si dotò di una moneta nazionale, caratterizzata da un proprio valore nominale, ossia quello segnato sulla moneta stessa. Quando parliamo invece di valore intrinseco di una moneta ci riferiamo al valore dello strumento utilizzato come moneta, per esempio alla moneta metallica o alla banconota.

Per effettuare transazioni economiche tra nazioni diverse si rese dunque necessario acquistare e vendere valuta attraverso un tasso di cambio.
Il tasso di cambio indica quanta valuta estera è necessaria per acquistare un’unità di valuta nazionale, certo per incerto, mentre nel mondo anglosassone si utilizza il cambio incerto per certo, ossia quanta valuta nazionale si ottiene in cambio di un’unità di valuta estera. I tassi di conversione generalmente sono determinati dall’incontro di domanda ed offerta, in un mercato chiamato Forex o FOReign EXchange market. Sulla fluttuazione delle valute può incidere però anche la politica monetaria dei diversi Paesi. La banca centrale di ogni nazione, infatti, monitorizza il mercato dei cambi ed interviene, acquistando o vendendo le valute, per impedire accentuate oscillazioni o tassi di cambio inadeguati rispetto alla situazione economica del paese. Osservando i grafici storici delle principali divise internazionali possiamo notare come prima degli anni ’90 erano presenti forti oscillazioni sui cambi, mentre negli ultimi 15 anni le bande d’oscillazione si sono notevolmente ridotte, poiché sono state delimitate dagli accordi tra le principali banche centrali. In precedenza, invece, le banche centrali intervenivano pesantemente sui tassi di cambio con azioni volte a svalutare la propria moneta, al fine di facilitare le proprie esportazioni nei paesi esteri.

Tornando al Forex possiamo dire che le quotazioni delle valute sono osservabili in tempo reale 24 ore su 24, poiché avvengono su un mercato internazionale over the counter, ossia non localizzabile in una precisa piazza finanziaria. Le transazioni sulle diverse valute, infatti, non vengono condotte in luoghi individuati fisicamente o in specifiche sedi con la presenza diretta degli operatori, ma attraverso linee telefoniche ed infrastrutture telematiche che consentono l’incontro tra domanda ed offerta proveniente da intermediari geograficamente distanti. Questa caratteristica conferisce particolare fluidità agli scambi. Il susseguirsi ininterrotto della sessione asiatica, europea e poi americana e poi di nuovo asiatica, offre al trader una possibilità operativa pari a 24 ore al giorno, dalla domenica sera con l’apertura dei mercati asiatici al venerdì notte con la chiusura di Wall Street. Il Forex rappresenta il più grande mercato finanziario a livello globale, essenzialmente perché racchiude tutti gli altri mercati. Ogni strumento finanziario ed ogni transazione che avviene attraverso lo scambio di valuta estera contribuisce, infatti, alla formazione di un tasso di cambio. Negli ultimi quaranta anni i volumi sul mercato Forex hanno avuto un crescita esponenziale, tanto da renderlo il mercato dei cambi più grande e liquido al mondo. Negli ultimi venti anni, invece, il mercato valutario ha cambiato la propria natura, al punto che attualmente oltre il 90% del trading è di natura puramente speculativa, ossia slegato dai flussi commerciali.

Le valute maggiormente scambiate sul mercato del Forex sono quelle relative ai paesi con un forte tasso di sviluppo, come il dollaro, l’euro, lo yen e la sterlina. Per quanto riguarda la nostra valuta, ossia l’euro, ricordiamo che l’introduzione fisica di questa nuova moneta è avvenuta all’inizio del terzo millennio, o meglio nel 2002, segnando un’importante tappa nella storia del mercato valutario internazionale. Attualmente sono 13 i paesi che hanno adottato l’euro come monte unica e sono Belgio, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Finlandia e Slovenia. Da gennaio 2008 anche Malta e Cipro entreranno nel circuito dell’euro.

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