Dal 6 marzo scorso è stato possibile presentare domanda per ottenere il reddito o la pensione di cittadinanza.

L’inoltro della domanda, come vedremo a breve, potrà avvenire tramite differenti canali, informatici e non, predisposte dall’Inps le quali si pongo come obbiettivo quello di ricevere le domande, che potranno essere presentate dai cittadini Italiani.

Cos’è il Reddito di cittadinanza RdC?

Il reddito di cittadinanza (RdC) è la misura introdotta dal governo che si pone come scopo quello di contrastare la povertà. Esso prevede il contrasto della povertà, delle disuguaglianze e dell’esclusione sociale.

Nel caso di nuclei familiari, composti da uno o più componenti di età pari o superiore ai 65 anni, il RdC prenderà il nome di Pensione di Cittadinanza (PdC).

I Requisiti e gli importi della PdC sono gli stessi del reddito di cittadinanza.

Secondo quanto previsto dal DL, il reddito di cittadinanza, viene definito come l’aiuto economico per i ceti meno abbienti approvato con la Legge di Bilancio 2019.

Al fine di usufruire del RdC, i Cittadini devono presentano domanda e devono essere privi di reddito (o se posseduto), deve essere inferiore a determinati parametri.

Domanda Reddito di cittadinanza: Come presentarla? Controllo, Esito e Approvazione

Quali sono i modi per presentare la domanda Reddito di Cittadinanza? Ve lo siete mai chiesto?

Dal 6 marzo scorso è stato possibile presentare domanda di Reddito di Cittadinanza al fine di ottenere un contributo economico erogato per mezzo della carta reddito di cittadinanza, una carta prepagata emessa da Poste Italiane grazie alla quale potrete effettuare acquisti ma anche accedere a percorsi fi formazione personalizzati al fine di perfezionare la vostra formazione e ottenere un impiego.

Come presentare domanda per il Reddito di Cittadinanza?

E’’ possibile presentare domanda per il RdC/PdC non solo presso gli Uffici Postali, ma anche per mezzo di centri di assistenza fiscale (CAF), o direttamente online sul sito www.redditodicittadinanza.gov.it.

In pratica se si presenta domanda online si evitano inutili code e attesa al CAF o presso Poste Italiane, mentre dall’altra è possibile visualizzare lo stato della domanda.

Dal portale è possibile accedere utilizzando le credenziali SPID, che permettono anche di visualizzare le pratiche sottoponendole al vaglio dell’Inps in modo da controllare se e quando verrà accolta. In caso di rifiuto è anche possibile consultare le motivazioni che hanno portato al respingimento dell’istanza.

Cos’è SPID e come ottenerlo?

Il servizio SPID rappresenta il sistema di autenticazione che permette di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione. E’ possibile accedere a questi servizi tramite un’unica identità digitale.

Questa è costituita da un nome utente e da una password.

Si possono richiedere le credenziali SPID in forma gratuita, rivolgendosi direttamente ad uno degli Identity provider (soggetti abilitati a rilasciarlo).

A seguito dell’avvenuta scelta dell’Identity provider si deve provvedere poi ad effettuare la registrazione sul portale web, inserendo dati anagrafici e credenziali dopo aver effettuato il riconoscimento.

Il riconoscimento potrà essere effettuato tramite una delle seguenti modalità:

  • persona;
  • Attraverso Carta d’Identità Elettronica (CIE);
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • Firma Digitale;
  • WebCam.

In base alle modalità del provider di riferimento scelto, ci potrebbero essere dei costi da sostenere. Al fine di effettuare tutta la procedura richiesta si deve essere in possesso anche dei seguenti documenti:

  • Documento di identità valido;
  • Tessera sanitaria;
  • Indirizzo di posta elettronica;
  • Numero di telefono del cellulare che si utilizza normalmente.
  • I tempi per il rilascio dell’identità digitale variano a seconda del soggetto a cui viene inoltrata la richiesta.

Domanda Reddito di cittadinanza: verifica domanda

Nel momento in cui avete presentato la domanda per ottenere il reddito di cittadinanza, potete anche verificare lo stato di avanzamento della pratica e conoscere l’esito della valutazione.

Per chi ancora non lo sapesse, la domanda per il reddito di cittadinanza la si può presentare a partire dal 6 marzo scorso e non implica al momento alcuna valutazione dei requisiti.

Poste Italiane accoglie la domanda e la trasmette all’Inps. E’ questo ente che analizza le richieste. E’l’INPS che approva la richiesta e comunica con il soggetto interessato tramite sms o email.

E’ possibile verificare online l’avanzamento della domanda per il RdC e lo stato di avanzamento della pratica collegandosi al sito dell’INPS con le proprie credenziali e collegarsi alla sezione Prestazioni e Servizi.

Come già accadeva per la Naspi si può visualizzare lo Stato di Avanzamento della Pratica tramite i propri dati personali.

Domanda Reddito di cittadinanza: documenti necessari

Al fine di richiedere il Reddito di Cittadinanza si devono possedere determinati requisiti. Tra questi il più importante è la certificazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).

Questo documento deve essere richiesto in tempo utile al fine di presentare la domanda di RdC. Lo si può richiedere compilando la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) e presentandola attraverso un CAF, o per via telematica tramite il portale web dell’INPS o anche tramite una delle tante modalità previste dalla normativa vigente.

Requisiti Reddito di cittadinanza

  • Essere cittadini italiani;
  • Aver compiuto 18 anni;
  • Essere disoccupati o percepire un reddito o pensione considerati al di sotto della soglia di povertà;
  • Essere iscritto al centro per l’impiego;
  • Svolgere progetti di utilità sociale organizzati dal Comune di residenza per un massimo di 8 ore settimanali;
  • Accettare uno fra i primi 3 lavori offerti dal centro per l’impiego.
  • A seguito del rifiuto di 3 offerte, i cittadini saranno esclusi dal sussidio. Al fine di ricevere il reddito di cittadinanza, si deve dimostrare di impiegare alcune ore al giorno alla ricerca di un lavoro.

Quali sono i requisiti economico- patrimoniali per ottenere il reddito di cittadinanza?

Per accedere al reddito di cittadinanza è previsto il rispetto di alcuni requisiti economico-patrimoniali attestati dall’ISEE che non potrà superare un determinato:

  • Valore economico;
  • Valore patrimonio mobiliare e immobiliarie.

La soglia ISEE da non oltrepassare è di 9.360 euro.

Per il patrimonio immobiliare (diverso dalla casa di abitazione), non si devono superare i 30mila euro.

Il patrimonio finanziario invece non deve essere superiore a 6.000 euro che potrà arrivare fino a 20.000 € per le famiglie con persone disabili.

Non è consentito possedere o avere disponibilità di autoveicoli immatricolati per la prima volta nei 6 mesi precedenti la richiesta del reddito di cittadinanza e che siano di cilindrata superiore a 1.600 centimetri cubici.

Non si dovrà neanche possedere motoveicoli di cilindrata superiore a 250 centimetri cubici immatricolati per la prima volta nei due anni precedenti.

Vietato anche avere navi e imbarcazioni da diporto.

Il beneficio economico si compone di due elementi:

  1. ?una componente a integrazione del reddito familiare fino alla soglia di 6000 € l’anno (moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza);?
  2. una componente, a integrazione del reddito delle famiglie che vivono in affitto, pari all’ammontare del canone annuo di locazione (fino a un massimo di 3.360 euro).

Reddito di cittadinanza e offerta di lavoro congrua

La congruità dell’offerta di lavoro viene definita dall’art. 24 del d. lgs 150/2015 con l’aggiunta dei seguenti punti:

  • Indipendentemente dalla composizione del nucleo familiare, entro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiario nei primi 6 mesi di fruizione de RdC e entro i 250 km oltre i 6 mesi;
  • Solo nel caso in cui nel nucleo familiare non siano presenti minori o disabili l’offerta è congrua ovunque nel territorio nazionale. In questo caso il beneficiario di RdC che accetta l’offerta di lavoro ha diritto a ricevere 3 mensilità di reddito di cittadinanza dopo l’inizio del nuovo impiego per coprire le spese di trasferimento.

Revoca Reddito di cittadinanza: cause di decadenza e sanzioni

Per tutti coloro che presentano una dichiarazione falsa per ottenere il reddito di cittadinanza è prevista la reclusione da 2 a 6 anni.

Tutti i soggetti che non comunicano variazioni utili al calcolo del reddito di cittadinanza in tempo utile viene punito con la reclusione da 1 a 3 anni.

Alla condanna segue la revoca del reddito di cittadinanza con l’obbligo di restituzione delle somme percepite e il divieto di chiedere nuovamente il beneficio se non sono trascorsi almeno 10 anni dalla condanna.

Il reddito di cittadinanza viene anche revocato nel momento in cui sussistono i seguenti elementi:

  • non viene effettuata la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID);
  • non viene sottoscritto il patto per il lavoro o per l’inclusione sociale;
  • l’interessato non partecipa (senza giustificato motivo) al percorso di formazione o riqualificazione a lui destinato;
  • non si presta a svolgere attività di servizio sociale per il Comune (se istituito dal Comune stesso);
  • non vuole accettare offerte di lavoro;
  • svolge attività lavorativa in nero;
  • non aggiorna la propria situazione in caso di variazione del nucleo familiare;
  • è condannato anche non in via definitiva o sottoposto a misure cautelari personali.

Nel caso in cui sussistono i seguenti requisiti, la legge prevede una decurtazione di alcune mensilità del reddito a seguito di richiami formali ad adempiere agli obblighi, ancora prima della definitiva decadenza del beneficio.

Nel caso di decadenza il richiedente non può presentare un’ulteriormente domanda al fine di riottenere il reddito di cittadinanza se non prima di 18 mesi (6 se nel nucleo ci sono minorenni o disabili).

Reddito di cittadinanza disabili e invalidi civili: domanda – a chi spetta?

Al fine di ottenere il reddito di cittadinanza nel caso di titolari di invalidità civile ci sono dei requisiti che devono essere soddisfatti.

A quelli su riportati (validi per tutti) vi sono delle eccezioni, quali:

  • tutti i soggetti disabili titolari di legge 104 sono esenti dall’obbligo di non aver immatricolato veicoli nei 6 mesi precedenti di cilindrata superiore ai 600 cc; sono altresì esonerati dal possesso di motoveicolo di cilindrata superiore ai 250 cc nei due anni precedenti.
  • Sono previsti canali differenti anche in merito alla sottoscrizione del patto di lavoro, e le offerte di lavoro non devono superare i 250 km. Vale anche per il titolare di RdC all’interno del cui nucleo familiare vi è un disabile o minori a carico.

Reddito di cittadinanza: durata

La durata è di 18 mesi. Alla scadenza (se sussistono i requisiti) è possibile effettuare il rinnovo, con lo stop di un mese. Non sono previsti limiti di durata.

Reddito di cittadinanza – bancomat – app: come funziona e come verrà erogato?

Il reddito di cittadinanza spetta a determinate categorie di cittadini come abbiamo visto e potrà essere speso tramite bancomat o app.

La potete scaricare direttamente dal seguente indirizzo: Https://io.italia.it/. Questa modalità serve anche per effettuare bonifici atti al pagamento dell’affitto.

Carta reddito di cittadinanza: come richiederla? Come funziona?

La carta reddito di cittadinanza è il mezzo tramite cui viene erogato il reddito di cittadinanza. Essa si presenta come carta di debito, o carta prepagata, che viene emessa direttamente da Poste Italiane e appartiene al circuito Mastercard.

Per mezzo della card è possibile effettuare pagamenti e prelievi di contante (entro determinati limiti) in base anche a quanto caricato ogni mese dall’Inps. E’ questo a verificare i requisiti previsti dalla legge.

Nota bene che la carta non è nominativa.

Solo nel caso di pensione di cittadinanza è prevista la possibilità di erogazione in contanti da ritirare presso gli uffici postali.

Carta reddito di cittadinanza: come viene emessa?

La domanda per avere la carta del reddito di cittadinanza, può essere inoltrata dal 6 al 31 di ogni mese dopo che l’Inps riconosce il reddito e dopo aver effettuato i controlli dei requisiti entro 5 giorni dal ricevimento della domanda.

E’ l’INPS che in caso di esito positivo invia la comunicazione al richiedente. A questo viene anche indicato il giorno e l’ufficio postale in cui potrà ritirare la carta.

Insieme alla carta viene assegnato anche un codice PIN che deve essere utilizzato per il prelievo di contate.

Tutti i beneficiari del RdC possono usufruire delle agevolazioni tariffarie previste per le utenze elettriche e del gas.

Il saldo può essere consultato sul sito del MEF o tramite gli sportelli Postamat, o anche tramite i call center di Poste Italiane o direttamente agli sportelli degli uffici postali.

Nota bene che la carta non può essere ricaricata da altri e non permette il trasferimento di denaro a terzi, a esclusione del bonifico mensile.

In questo modo si vuole favorire l’utilizzo del denaro e il suo trasferimento nel mercato. Però dubitiamo che questo possa portare grossi benefici alla crescita del mercato visto che si tratta di un reddito di sostegno per spese di prima necessità che dunque più che un risvolto di sviluppo economico ha un risvolto di tipo sociale.

Ulteriori decreti del Ministro del lavoro e del Ministro delle finanze faranno chiarezza sulle modalità di monitoraggio e di verifica degli importi complessivamente spesi e prelevati con la carta.

Carta Reddito di Cittadinanza: quali sono le spese e i pagamenti ammessi?

Tutti quelli che hanno diritto al Reddito di Cittadinanza hanno diritto al pagamento delle seguenti spese:

  • Affitto;
  • Mutuo;
  • Bollette:
    • Elettriche;
    • Gas;
    • Telefono;
  • Bollo e assicurazione;
  • Vestiti;
  • Alimenti e farmaci;
  • Elettrodomestici;
  • Manutenzioni.

E’ possibile anche che i pagamenti su descritti siano pagati da un familiare facente parte del nucleo familiare.

Carta Reddito di Cittadinanza: spese vietate

La Carta non la si potrà utilizzare invece per pagare le seguenti spese:

  • acquisti online sui siti di e-commerce;
  • Comprare biglietti della lotteria;
  • gratta e vinci;
  • pagamenti all’estero;
  • prelievi di contante.

Carta Reddito di Cittadinanza: prelievo

La carta viene emessa da Poste Italiane e funziona come una normale carta prepagata ricaricata ogni mese dallo Stato ed è attiva su circuito Mastercard.

Nel caso di somme non spese si perdono e il 20% del loro ammontare viene decurtato dalla ricarica successiva.

Le spese con Carta sono esenti da commissione. Il prelievo invece prevede un costo di 1 euro se avviene presso gli ATM di Poste Italiane (1,75 euro negli altri sportelli). E’ possibile prelevare contanti entro un limite mensile di 100 euro per componente familiare.

Ricordiamo che l’importo massimo erogato è posto pari a 780 euro per singola persona e come tale deve essere utilizzato tutto entro il mese successivo a quello di erogazione.

Come detto in precedenza, l’importo non speso o non prelevato viene sottratto nella mensilità successiva, sempre nei limiti del 20% del beneficio erogato. In pratica se il reddito è di 780 euro e questi non sono spesi per intero, la trattenuta massime nel mese successivo sarà di 156 euro.

Reddito di cittadinanza e Bonus affitto: conta l’intestazione delle bollette?

E’ possibile richiedere il bonus affitto in contemporanea con il reddito di cittadinanza anche se non ha il contatore o le utenze intestate a suo nome?

Ricordiamo prima di tutto che è possibile oltre al sussidio base, richiedere a seconda dei casi, il cd bonus affitto fino ad un massimo di 280 euro o anche la quota del mutuo fino ad un massimo di 150 euro, come contribuiti per pagare, rispettivamente, il canone di locazione appunto o la rata del mutuo.

Secondo quanto riportato dai primi dati legati al reddito di cittadinanza è stato accertato che l’importo medio riconosciuto a titolo di reddito di cittadinanza è pari a 520 euro. Il bonus affitto ammonta invece ad un massimo di 280 euro e serve proprio a coprire la spesa per il contratto di locazione.

Resta invece da capire se per il riconoscimento del bonus in analisi occorre che l’intestatario del contratto di affitto e delle utenze coincida con quello del reddito di cittadinanza, o se invece vale solo il nucleo familiare.

Per fare questo, si deve però prendere in considerazione l’ISEE del nucleo della famiglia e non del singolo e come tale è indifferente chi presenta la domanda, indipendentemente da chi è intestatario di utenze o dell’affitto.

Resta invece da valutare attentamente il resto dei requisiti previsti per il reddito di cittadinanza e i paletti che ne limitano la domanda.

Va invece chiarito che il titolare della carta del reddito di cittadinanza è sempre colui che richiede il sussidio. Potrebbe essere utile che sia lo stesso al quale è intestato il contratto di locazione, ma non è un obbligo di legge ma solo una praticità.

Reddito di Cittadinanza: premi per chi spende di più?

L’obiettivo del reddito di cittadinanza è quello di incentivare il consumo. Questo vuol dire che chi spende di più sarà premiato. Ad oggi si valuta un aumento dell’assegno del 4% per tutti coloro che lo utilizzano tramite acquisti tracciabili per il 75-80% della cifra erogata.

Al contrario, tutti i soggetti che tendono a risparmiare saranno penalizzati con una decurtazione del 4%. L’idea a ben vedere sarebbe quella di limitare l’uso del reddito di cittadinanza solo ad alcune tipologie di acquisti.

Reddito di cittadinanza e social card

Il reddito di cittadinanza è considerato per molti come una social card, anche se queste sono due cose completamente differenti.

Reddito di cittadinanza imprese: bonus fino a 2.340 euro per chi assume

Il reddito di Cittadinanza viene esteso anche alle imprese che assumono.

Si tratta di un bonus pari a 2340 € che viene rivolto alle imprese che vogliono assumere, ma solo nel caso in cui questi percepiscono il reddito di cittadinanza.

Possono usufruire di questa agevolazione anche le agenzie interinali e le agenzie del lavoro che potranno ottenere il bonus nel momento in cui riescono ad offrire un lavoro al percettore del reddito di cittadinanza.

In pratica per tutte le aziende che assumono un beneficiario del reddito di cittadinanza (nei primi 18 mesi di fruizione del beneficio), otterranno un contributo sotto forma di esonero contributivo. L’importo di questo esonero è pari alla differenza tra 18 mesi e i mesi già fruiti dal beneficiario.

Il contributo non potrà essere inferiore a 5 mesi, con un tetto max. di 780 euro mensili. In caso di rinnovo del reddito di cittadinanza l’incentivo per le imprese è fissato in 5 mesi.

L’importo massimo del beneficio mensile non può eccedere l’ammontare totale dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro e del lavoratore assunto per le mensilità incentivate.

Calcolo Reddito di Cittadinanza: simulatore Inps. Come funziona?

L’Inps ha predisposto un simulatore per il reddito e la pensione di cittadinanza disponibile al momento in versione prova ma che a breve sarà disponibile per tutti.

Lo strumento è inserito all’interno del sito internet nella sezione “tutti i servizi- Isee post-riforma 2015” e consentirà di verificare non solo il possesso dei requisiti di accesso, ma anche l’importo della prestazione, sulla base di quanto comunicato dallo stesso ente con il messaggio 1954/2019.

Lo strumento consentirà due tipi di simulazione:

  1. La prima sarà effettuabile a fronte di una DSU attestata valida;
  2. Il secondo prevede una simulazione dell’importo spettante e accessibile solo tramite autenticazione all’interno del sito internet Inps, per mezzo del Pin, carta nazionale dei servizi o identità digitale Spid.

Infine si prevede anche un simulatore basato su dati autodichiarati che in caso di errore di calcolo e inserimento da parte del cittadino, potrà dunque rivelarsi non attendibile. Questa funzione non prevede l’autenticazione.

Solo a fronte del rispetto dei requisiti reddituali e patrimoniali previsti dal sistema si potrà ottenere il valore del reddito o della pensione di cittadinanza.

In caso contrario, il sistema evidenzierà i parametri non in linea con quanto richiesto dalla normativa e secondo quanto disposto dall’art. 2, comma 1, lettera del decreto legge 4/2019.

Reddito di cittadinanza pro e contro: tabella riassuntiva

Requisiti: reddito di Cittadinanza

Soggetti che possono usufruire del reddito di Cittadinanza

Essere Maggiorenni, ovvero aver compito il 18esimo anno di età.

Possono usufruire tutti i soggetti che hanno un’età compresa tra i 18 e i 25 anni ma che sono in possesso di uno dei seguenti titoli:

  • Qualifica o diploma professionale;
  • Diploma di istruzione secondaria di secondo grado.

Possono fare richiesta anche tutti i soggetti che a predette condizioni frequentano un corso o un percorso di istruzione e formazione.

Essere senza lavoro

Possono usufruire del reddito di cittadinanza 2019 tutti i soggetti che sono in una delle seguenti condizioni:

  • Disoccupati;
  • Inoccupati;
  • Avere un reddito da lavoro sotto la soglia di povertà ISTAT, 780 euro netti al mese.

Limite di reddito imposto dall’ISEE 2019

Limite ISEE

Il limite di reddito ISEE deve essere inferiore a 9360 euro.

Limite reddito familiare

Il limite minimo è 6.000 euro a cui si aggiungono:

  • + 2.400 euro per i figli maggiorenni;
  • + 1.200 euro per figli minorenni;
  • Reddito massimo di 12.600 euro.

Nel caso in cui il soggetto richiedete possiede una casa di proprietà, l’importo dell’RdC scende di 500 euro.

Limite di reddito mobiliare

Esso è fisso ad un massimo di seimila euro. Viene aumentato a diecimila euro per i nucleo familiari composti da 3 persone.

Al nucleo si aggiungono ulteriori 1000 euro per ogni figlio successivo al secondo e 5000 euro per ogni componente con disabilità.

Per i soggetti che hanno comprato un’auto di recente (immatricolata 6 mesi prima della domanda, o che ne possiedono una di grossa cilindrata sopra i 1600 cc), moto sopra i 250 cc e barche, non possono essere considerati soggetti aventi diritto al contributo.

Limite reddito immobiliare

Questo limite è fissato a 30.000 euro con esclusione della prima casa di abitazione.

Possedere la Cittadinanza Italiana o avere la residenza in Italia

Al fine di avere diritto al reddito di cittadinanza, si deve essere cittadino Italiano, ovvero essere residente in Italia da almeno 10 anni al momento della presentazione della domanda.

E’ obbligatorio al fine di richiedere la prestazione essere in possesso del permesso di soggiorno CE di lungo soggiornanti.

Non essere percettori di altri redditi se non nei limiti imposti

Tutti i soggetti richiedenti che percepiscono un assegno NASPI, ovvero un assegno di disoccupazione, o di altra forma di aiuto, subiscono una detrazione dell’importo della somma dall’assegno spettante.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
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