laptop con logo della Bank of Japan
Toyota, Mitsubishi e Sony sono tre titoli da comprare in vista della fine dei tassi BoJ negativi - Borsainside

I cambi di politica monetaria delle banche centrali hanno sempre un impatto significativo non solo sulla valuta del paese di riferimento ma anche sull’andamento dalle stessa borsa nazionale. Questo fenomeno è ancora più marcato se la modifica arriva dopo un prolungato periodo. In quest’ottica il possibile storico cambio di rotta nella politica monetaria della Bank of Japan potrebbe portare alla ribalta alcune azioni di primo piano della borsa di Tokyo.

In questo articolo ci occuperemo proprio di quei titoli giapponesi da inserire in portafoglio per cavalcare il possibile cambio delle politiche della BoJ. Si tratta di tre azioni, tra l’altro conosciutissime, che nel futuro prossimo potrebbe veder salire i loro prezzi se la Bank Of Japan dovesse modificare la sua rotta monetaria. Di conseguenza comprare ai prezzi attuali questi titoli potrebbe essere molto conveniente.

Cosa è la Bank of Japan e quale politica monetaria segue

La Bank of Japan, o Banca del Giappone, è la banca centrale del Giappone. È responsabile della politica monetaria del paese, compresa la regolazione dell’offerta di moneta, il controllo dell’inflazione e la promozione della stabilità economica. Fondata nel 1882, la Bank of Japan ha sede a Tokyo ed è guidata da un Governatore, che è nominato dal governo giapponese e confermato dal Parlamento. Tra le sue principali funzioni vi è anche la supervisione del sistema finanziario del paese. La Bank of Japan gioca un ruolo fondamentale nell’orientare e influenzare l’economia giapponese attraverso politiche monetarie e finanziarie.

Nella sua storia (perlomeno in quella recente) la BoJ ha spesso dato l’impressione di seguire politica monetarie poco comprensibili soprattutto ai canoni europei. A partire dal crollo dei mercati azionari negli anni Novanta, il Giappone, passo dopo passo, ha creato quella che ha poi preso poi il nome di economia zombie. Visto che le grandi compagnie andate a picco con il sell-off dell’azionario non sono state in grado di coprire la mossa di debiti con le entrare operative e le stesse banche nipponiche si sono rifiutate di farsi carico di queste perdite, ecco che tutto il sistema si è autonomizzato dalla stessa Bank of Japan.

Quest’ultima, ovviamente d’accordo con il nuovo trend degli eventi, ha mantenuto i tassi di interesse su livelli bassissimi con il palese obiettivo di dare sostegno sistema. Tutto questo ha avuto inizio nel 2016 ma potrebbe ora essere arrivato al naturale termine. Stando ad alcune indiscrezioni di stampa pubblicate dalla Reuters già nella riunione della BoJ di aprile ci potrebbe finalmente essere la parola fine alla politica monetaria dei tassi di interesse negativi che la Bank of Japan ha seguito per quasi un decennio.

Si tratterebbe di un evento storico che tra l’altro si verrebbe a concretizzare anche in un contesto avverso visto che il Giappone è da poco entrato in recessione con il suo PIL che si è contratto per due trimestri di fila. Il governatore della BoJ, Kazuo Ueda ha detto chiaramente che comunque è necessario agire perchè è oramai indispensabile correggere le distorsioni del mercato.

Cosa significa la fine dei tassi negativi in Giappone?

Il cambio di politica monetaria della BoJ avrà un impatto sullo Yen ma anche sulla borsa del Giappone. Visti i precedenti di casi simili, è altamente probabile che sulla borsa di Tokyo possa tornare la fame speculativa. Su questo scenario già da tempo ci sono segnali molto chiari. L’indice di riferimento Nikkei 225 ha segnato un rialzo del 7,3 per cento su base mensile, quasi il doppio dell’S&P 500 che invece è cresciuto del 3,7 per cento. E’ evidente che il mercato si sta preparando allo storico cambio di passo della BoJ e già da ora ingloba nei suoi fondamentali quella che sarà la nuova situazione.

Investire sulla borsa giapponese in vista della fine della stagione dei tassi di interesse negativi è quindi un’opzione da considerare anche perchè si possono tranquillamente usare i CFD sugli indici giapponesi (esempio Giappone 225 che sarebbe il CFD che riflette l’andamento del Nikkei 225) per speculare. Broker che offre la possibilità di fare trading sulla borsa del Giappone è FP Markets che ha il vantaggio di garantire una velocissima esecuzione degli ordini.

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Al di là dell’investimento sul mercato nipponico nel sue insieme è poi logico che ci saranno quotate che più beneficeranno del cambio di politica monetaria della BoJ e altre meno.

Ecco tre azioni da comprare in vista della fine dei tassi di interesse negativi in Giappone.

Azioni Toyota Motor Corporation

Come si può vedere dal grafico in basso, le azioni Toyota sono salite del 25 per cento negli ultimi tre mesi. La scelta di puntare su modelli ibridi e non facendosi condizionare dalla mania dell’elettrico si è rivelata vincente. Nonostante questo approccio cauto la storica casa nipponica punta ad investire 28 miliardi di dollari sull’elettrico fino al 2030.

Gli ultimi risultati dicono che su base annua le vendite di Toyota hanno segnato un aumento del 23 per cento mentre le entrate nette sono salite del 105 per cento. Ai prezzi attuali il rendimento del dividendo di Toyota (dividend yield) ammonta al 2,13 per cento. Attualmente il titolo scambia a 234 dollari ma il prezzo obiettivo medio è più basso essendo pari a 213 dollari. E’ possibile quindi un ritracciamento che può essere cavalcato per comprare a valutazioni più basse. Il rating su Toyata (medio) è buy quindi comprare.

Azioni Sony Group Corporation

Spostandoci dal settore automotive a quello dell’elettronica di consumo è impossibile non citare le azioni Sony. Il titolo scambia a 88 dollari e nell’ultimo anno si è apprezzato del 13 per cento. Recentemente sono stati pubblicati i conti del terzo trimestre chiusi con un aumento delle vendite del 22 per cento e un flusso di cassa operativo salito del 226 per cento (dati su base annua).

Gli analisti hanno una view bullish sulle azioni Sony con ben 9 esperti che hanno assegnato rating strong buy. Il prezzo obiettivo medio è di 107 dollari e quindi, nel confronto con le quotazioni attuali, è presente un buon potenziale di upside.

Azioni Mitsubishi UFJ Financial Group

La fine dei tassi negativi in Giappone avrà di certo un impatto positivo sui titolo del settore bancario di Tokyo. Tra le quotate in pole position per sfruttare questa situazione c’è Mitsubishi UFJ Financial ossia la più grande banca del paese.

Stando alle proiezioni la società ha oltre 2,9 miliardi miliardi di masse. Come si può vedere dal grafico in alto il titolo scambia a circa 10 dollari. Negli ultimi tre mesi i prezzi sono saliti del 17 per cento. Per gli esperti la quotata è da comprare (rating buy) con target price medio leggermente più alto dei valori attuali.

Come investire in azioni giapponesi con FP Markets

Visto che parliamo di un mercato molto lontano come quello del Giappone, è preferibile essere molto rigorosi nella scelta del broker. Inoltre essendo l’obiettivo quello di speculare come strumento si possono usare i CFD che hanno il vantaggio di non prevedere il possesso del sottostante. Con i CFD si può operare a leva aumentando la portata dell’investimento stesso (ma salgano anche i rischi).

Tra i migliori broker CFD per investire in azioni giapponesi c’è il citato FP Markets. Si tratta di un operatore molto interessante per due ragioni: gli spread molto bassi e la rapidità nell’esecuzioni degli ordini.

Sono due le opzioni che FP Markets propone per fare trading CFD sulle azioni:

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Molto importante inoltre il fatto che i traders possono accedere al mercato 24 ore su 27, 5 giorni su 7.

Per avere maggiori informazioni sul broker FP Markets si possono leggere queste guide:

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