Azioni Eni e Saipem le peggiori sul Ftse Mib: occasione per comprare?

Aggiornamento del

Eni e Saipem sono le due peggiori quotate sul Ftse Mib oggi 20 gennaio 2022. La giornata per i due titoli è iniziata male nonostante l’impostazione positiva del paniere di riferimento di Piazza Affari. I ribassi sui due titoli del settore oil (a cui va aggiunta anche Tenaris che però, almeno fino ad ora, sembrerebbe limitare i danni) sono frutto delle prese di profitto scaturite dopo il recente rally. 

In pratica il ribasso di Saipem e Eni va inteso solo come una pausa di riflessione che può essere sfruttata per comprare a prezzi più contenuti rispetto a quelli dei giorni scorsi. Tra l’altro acquistare azioni Saipem e Eni oggi è ancora più conveniente visto che broker come eToro (leggi qui la nostra recensione) permettono di fare trading online senza commissioni (qui il sito ufficiale del broker).

Parlando di numeri, è Saipem a passarsela peggio. La quotata del comparto engineering, infatti, segna un ribasso del 2 per cento a quota 1,99 euro dopo che nei giorni scorsi era riuscita a salire sopra l’importante resistenza rappresentata proprio da 2 euro. A causa del ribasso in atto oggi la performance positiva di Saipem su base mensile si è ridotta al 14,5 per cento. 

Per quello che riguarda Eni, invece, il prezzo delle sue azioni segna un ribasso dell’1,16 per cento a quota 13,26 euro. Anche in questo caso, il calo non intacca più di tanto la performance mensile del titolo che continua ad essere positiva per il 10 per cento. Anche su base annua il valore delle azioni Eni è cresciuto tantissimo arrivando ad oltre il 50 per cento!

Tutti questi numeri, ci inducono a due considerazioni: il calo odierno delle due quotazioni è puramente fisiologico e, allargando l’orizzonte temporale di analisi, il rally evidenziato nell’ultimo mese due due titoli (ma il discorso vale anche per Tenaris) è frutto dalle forte progressione del prezzo del petrolio. 

In effetti, la quotazione petrolio oggi evidenzia una leggera flessione dopo che ieri aveva aggangiato nuovi record e proprio il calo del greggio può avere spinto gli investitori a prendere profitto su Saipem e Eni.

Prezzo petrolio salirà ancora?

Nonostante la flessione registrata oggi dalle quotazioni petrolifere, le stime di breve sull’oil continuano ad essere positive (e ovviamente questa è una buona notizia per chi ha azioni Eni e Saipem in portafoglio). La pubblicazione del report mensile dell’OPEC induce ad un certo ottimismo sull’oil. L’associazione ha infatti lasciato del tutto invariate le sue stime di crescita della domanda mondiale di oil che, nel 2022, dovrebbe crescere fino a a 4,15 milioni di barili giornalieri, per un ammontare totale pari a 100,79 milioni di barili.

Per quello che invece riguarda l’offerta, l’OPEC ha ribadito la sua previsione di aumento della produzione per aree non OPEC a 3,02 milioni di barili giornalieri nel corso dell’anno corrente. Altro dato molto interessante contenuto nel report dell’OPEC sono: il ribasso delle scorte commerciali di petrolio dell’OCSE di 16 milioni di barili giornalieri a novembre a 2,72 milioni, ossia 389 milioni di barili al giorno in meno rispetto ad un anno fa. 

Eni e Saipem pronte a ripartire? 

Alla luce delle considerazioni effettuate nel precedente paragrafo e tenendo anche conto della dinamica del greggio, si può ipotizzare che quella in atto oggi su Eni e Saipem sia solo una pausa di riflessione. Il trend rialzista, tenendo conto di quelle che sono le previsioni petrolio 2022, non può che proseguire. Pe questo motivo l’idea di comprare azioni delle due quotate ai prezzi di oggi, può essere molto interessante.

Per operare, però, è fondamentale usare strumenti avanzati come ad esempio il Copy Trading eToro grazie al quale è possibile replicare le strategie dei traders più bravi. Questa funzionalità può essere anche testata in modalità demo (è sufficiente seguire il link in basso). 

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Domanda a questo punto obbligatoria: tra Eni e Saipem ci sono preferenze? Entrambi i titoli hanno seguito una dinamica molto costruttiva nell’ultimo anno. Secondo Equita, però, Eni è la favorita tra le integrate mentre, per quello che riguarda il sottosettore dei servizi, è Tenaris il titolo interessante. 

Per la cronaca la sim milanese vanta stime conservative sull’andamento del prezzo del greggio nel 2022 alla luce proprio del forte balzo registrato nell’oil in questa priam parte del 2022.  

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