Analisi Eni: comprare o vendere? Cosa significa la chiusura di oggi

Azioni Eni - BorsaInside

Tra le quotate che hanno meglio performato oggi su Borsa Italiana c’è stata Eni. Il colosso del settore oil ha chiuso la seduta di metà settimana mettendo a segno una progressione del 2,27 per cento a quota 13,53 euro. Il fatto che il titolo abbia archiviato la giornata sopra quota 13,5 euro, dal punto di vista tecnico, assume un grande significato. Prima di occuparci di questo aspetto e di fare il punto anche sulle ultime notizie che hanno interessato il Cane a Sei Zampe, vale la pena spendere qualche parola sulla recente prestazione di Eni.

Come si può vedere dal grafico in basso, grazie alla chiusura messa a segno oggi, la prestazione di Eni su base mensile è ora positiva dell’1,9 per cento. Rispetto ad un anno fa, poi, il titolo ha guadagnato il 18 per cento. I “problemi” riguardano solo l’arco temporale semestrale. Le quotazioni di Eni negli ultimi sei mesi, infatti, hanno perso il 5 per cento del loro valore. Inutile ricordare che il titolo del colosso degli idrocarburi presenta un andamento che è strettamente connesso alla quotazione petrolio.

Le ultime notizie che hanno interessato Eni

Tra le ultime news riguardati Eni ci sono quelle relative alla consegna del primo carico di gas a Piombino. L’operazione è stata annunciata alla fine della settimana scorsa e ha riguardato quasi 90 milioni di metri cubi di gas.

La produzione del carico è avvenuta in Algeria nell’impianto di Sonatrach. L’operazione dovrebbe rappresentare l’inizio dell’attività commerciale della Golar Tundra, l’unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione dove il gas liquefatto viene riportato allo stato gassoso per essere poi immesso nella rete energetica. Stando a quelle che sono le proiezioni, nel momento in cui l’impianto sarà a pieno regime, dovrebbe essere soddisfatta quasi il 6,5 per cento della domanda nazionale di gas consentendo all’Italia di superare il 25 per cento della domanda.

Ricordiamo che dopo lo stop al gas proveniente dalla Russia, Eni ha rafforzato la sua partnership con la società algerina. Grazie a questa mossa il Cane a Sei Zampe dovrebbe ora giocare un ruolo fondamentale sull’approvvigionamento di gas. Tra l’altro non va dimenticato che grazie agli investimenti che sono stati messi a segno negli ultimi mesi, Eni dovrebbe riuscire ad aumentare i volumi disponibili sia per quello che riguarda il mercato domestico che per quanto concerne quello europeo. Sul lungo termine, l’obiettivo del Cane a Sei Zampe è quello di crescere le sua attività di gas naturale liquefatto arrivando nel 2026 a 18 milioni di tonnellate di volume rispetto ai quasi 9 milioni registrate l’anno scorso.

Analisi Eni: comprare o vendere?

Dal punto di vista grafico quello che è avvenuto oggi alle azioni Eni è molto significativo. Il titolo ha chiuso sopra quota 13,5 euro andando oltre il minimo sindacale dei 13 euro. Minimo sindacale perchè nella sciagurata ipotesi in cui il Cane a Sei Zampe fosse sceso sotto questi valori, si sarebbe potuta attivare una continuazione delle vendite con primo obiettivo i 12,60-12,60 euro (scenario ribassista).

Viceversa Eni ha chiuso sopra i 13,5 euro e ora è aperta la strada per il recupero vero l’area compresa tra i 13,70 e i13,75 euro, il cui raggiungimento dovrebbe portare poi il titolo a 14 euro. Nella circostanza in cui gli acquisti dovessero proseguire ci sarebbe un miglioramento della struttura grafica del titolo con conseguente rally prima verso i 14,50 euro e poi a 15 euro, livello che rappresenterebbe il massimo nell’anno corrente.

La situazione è quindi in evoluzione e questo dimostra come comprare azioni Eni sia un ottimo modo per speculare e diversificare il proprio portafoglio.

Inutile dire che tutti i migliori broker permettono un’esposizione sul titolo del Cane a Sei Zampe. Tra i migliori ci sono:

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