trader davanti a listino e bidoni petrolio con logo Eni
Dividend yield dell'1,64% per la terza tranche della cedola di Eni - Borsainside

Buone notizie per i possessori di azioni Eni. In linea con quello che era previsto dal calendario degli eventi societari del Cane a Sei Zampe, il management della quotata del settore petrolifero ha reso noto l’ammontare della terza tranche del dividendo Eni 2024 relativo all’esercizio 2023. Ricordiamo che già da alcuni anni, la cedola regolare di Eni è divisa in 4 tranche diverse che vengono staccate ogni tre mesi. Eni, assieme a STM, è la sola quotata del Ftse Mib a presentare un dividendo diviso in quattro parti.

Premesso questo, il consiglio di amministrazione di Eni ha deliberato che la terza delle quattro tranche del dividendo Eni 2024 sarà pari a 0,24 euro per azione rispetto ad un dividendo annuale totale che ammonta a 0,94 euro in crescita del 7 per cento rispetto a quello staccato nel 2023 a valere sull’esercizio 2022. La decisione adottata del vertice del Cane a Sei Zampe è in linea con quanto era stato deliberato dall’assemblea degli azionisti della quotata dello scorso 10 maggio 2023.

Contestualmente alla definizione della terza tranche della cedola 2024, il CdA di Eni ha anche stabilito quando essa sarà staccata e quando sarà messa in pagamento. La data di stacco della terza tranche del dividendo Eni 2024 è il 18 marzo prossimo mentre quella di pagamento sarà il 20.

Quando si parla di dividendi azionari, conoscere il loro importo è si fondamentale ma a fare la differenza è soprattutto il rendimento da dividendo (dividend yield). E allora la domanda diventa semplicemente questa: quanto rende la terza tranche del dividendo Eni 2024?

Cosa è e a quanto ammonta il dividend yield riferito alla terza trance di Eni

Tecnicamente il dividend yield è un indicatore finanziario che esprime la percentuale del prezzo di mercato di un’azione che viene pagata annualmente sotto forma di dividendi. Il rendimento da dividendo è quindi il rapporto tra il dividendo per azione e il prezzo attuale dell’azione stessa. Nel caso generale il dividendo considerato per effettuare il calcolo dello yield è quello annuale ma nel caso specifico della cedola di Eni il riferimento è alla sola terza tranche.

Il rendimento è importante per gli investitori perché fornisce un’idea di quanto reddito in dividendi si possono ottenere in proporzione al prezzo corrente dell’azione.

Detto questo e tenendo conto dei prezzi del titolo Eni nella seduta di borsa del 15 febbraio scorso (pari a 14,604 euro), la tranche del dividendo presenta un rendimento lordo dell’1,64 per cento.

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Dividendo Eni 2024: che ne sarà della quarta tranche?

Dopo lo stacco della terza tranche del dividendo Eni 2024, rimarrà soltanto la quarta tranche. Essa sarà pari a 0,23 euro e verrà staccata a maggio 2024 (la data precisa dell’appuntamento verrà resa nota successivamente dal Cane a Sei Zampe).

Con lo stacco della quarta tranche, il dividendo Eni 2024 sarà al completo. Tenendo conto dei prezzi attuali di borsa, il dividend yield complessivo sarà pari al 6,47 per cento.

Dividendi Eni: focus sulla politica di remunerazione degli azionisti

Visto che stiamo parlando di cedole del Cane a Sei Zampe vale la pena rammentare quale è la politica di remunerazione degli azionisti seguita dalla quotata oil.

Secondo quanto annunciato a suo tempo, la società intende destinare tra il 25 per cento e il 30 per cento del CFFO (Cash Flow From Operations) annuale attraverso una combinazione di dividendi e buyback.

Come abbiamo già accennato nell’articolo, il piano per il 2023 prevede un dividendo di 0,94 euro per azione che si va ad affiancare ad un massiccio programma di riacquisto di azioni proprie del valore di 2,2 miliardi di euro. Queste decisioni strategiche riflettono le prospettive dello scenario di mercato e il previsto andamento del business di Eni.

In caso di risultati finanziari migliori delle attese, la società prevede di destinare il 35 per cento del CFFO incrementale al buyback. Il Cane a Sei Zampe, inoltre, sempre nell’ambito della politica di remunerazione degli azionisti, è impegnato a garantire la massima flessibilità finanziaria, modulando i Capex e adottando una gestione prudente del timing degli investimenti nel caso di un contesto economico sfavorevole. Si tratta di un approccio strategico che è stato progettato per garantire una crescita sostenibile del dividendo nel corso degli anni, supportata dall’atteso miglioramento delle performance operative e dall’esecuzione del programma di buyback.

Tirando quindi le somme, il Piano Strategico 2023-2026 di Eni rispecchia l’impegno della società verso la creazione di valore per gli azionisti attraverso una politica di remunerazione equilibrata, basata su dividendi affidabili e programmi di buyback mirati.

Come noto a chi è solito investire in borsa, le decisioni sul dividendo di una quotata possono sempre condizionare l’andamento in borsa del titolo. Per sfruttare queste eventuali oscillazioni si può operare in due modi: comprando azioni reali oppure speculando con i CFD senza il possesso del sottostante. Ecco due broker che consentono di operare in entrambi i modi:

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