ETF cannabis: come funzionano e quali sono i migliori del 2024

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Cresce la popolarità degli ETF cannabis: ecco i migliori - BorsaInside

Se stai leggendo questo articolo è solo per un motivo: sei interessato all’argomento ETF cannabis e vorresti non solo sapere come funzionano questi fondi a gestione passiva così “particolari” ma anche quali sono i migliori che si possono trovare oggi sul mercato. Prima di scendere nel dettaglio del tema, vogliamo subito tranquillizzare tutti: quando parliamo di ETF cannabis ci riferimento a strumenti di investimento del tutto legali visto che la cannabis in questione è ovviamente quella per uso terapeutico.

Tuttavia, al tempo stesso, sarebbe un grave errore ridurre gli ETF cannabis semplicemente a quelli che investono sulla marijuana terapeutica. In realtà, l’insieme dei sottostanti è molto più variegato di quello che si può pensare e questo perchè la cannabis è un fenomeno di portata globale con aziende che operano in tantissimi micro-settori specifici. Ad esempio ci sono quelle specializzate nella vendita di prodotti utili alla coltivazione della cannabis e che commercializzano fertilizzanti innovativi e pesticidi di ultima generazione ma ci sono anche aziende che si occupano della ricerca e dello sviluppo di farmaci a base di cannabinoidi e poi ancora le società di biotech vegetale che lavorano alla modifica del profilo dei cannabinoidi nelle piante, puntando ad incrementare i composti desiderati come il THC o il CBD.

E poi ci sono aziende che operano in micro-settori insospettabili che pure sono connessi alla cannabis come i REIT riferiti a proprietà immobiliari destinate all’uso industriale e medico nel settore della cannabis e che mettono a disposizione spazi di coltivazione sicuri e adatti alle normative e tutte quelle aziende che si occupano della produzione e vendita di prodotti contenenti CBD come ad esempio le tinture, gli integratori, i cosmetici e articoli per la cura della persona.

Insomma quando si parla di ETF cannabis è necessario essere di vedute molto larghe in tutti i sensi. Questo perchè nel sottostante non ci sono solo aziende che producono cannabis terapeutica ma tutte quelle correlate cui abbiamo fatto cenno in precedenza.

Come funzionano gli ETF cannabis

Il meccanismo di funzionamento degli ETF sulla cannabis è identico a quello di tutti gli altri exchange traded fund solo che, in questo caso, il sottostante rappresentato da asset legati alla cannabis. Gli ETF cannabis sono quindi fondi che sono stati progettati per tenere traccia delle prestazioni di un indice di riferimento specifico o di un paniere di azioni di società che operano nel settore della cannabis.

L’emittente dell’ETF seleziona un indice di riferimento o crea un proprio paniere di titoli rappresentativi del settore della cannabis. Questi titoli possono includere aziende coinvolte nella coltivazione, produzione, distribuzione o ricerca legati alla cannabis. Una volta avute le relative autorizzazioni, l’emittente procede con la quotazione in borsa dell’ETF. A questo punto gli investitori possono acquistare e vendere quote dell’ETF sulla base del suo prezzo di mercato corrente durante l’orario di negoziazione dei mercati finanziari (proprio come si fa con le singole azioni).

Come tutti gli ETF, anche quelli sulla cannabis possono pagare i dividendi. In particolare nel momento in cui le aziende all’interno del portafoglio dell’ETF pagano dividendi, essi vengono distribuiti agli investitori proporzionalmente alla loro esposizione sul fondo.

Ecco quali sono gli indici sulla cannabis

Come abbiamo visto nel precedente paragrafo, centrale è la questione dell’indice di riferimento. Non ce ne sono tanti, anche se, ultimamente, è in atto una crescita.

Ad oggi i due più importanti indici azionari sulla cannabis sono:

  • Foxberry Medical Cannabis & Life Sciences Index: indice che replica l’andamento di azioni che operano nel settore della cannabis legale usata per scopi medici e scientifici
  • Medical Cannabis and Wellness Equity Index: indice che replica l’andamento di quotate che sono attive nel settore della cannabis legale ad uso terapeutico e per il miglioramento del benessere. Questo secondo indice è meno settorializzato rispetto al primo tendendo conto che include quotate che hanno il loro core prevalentemente sulla cannabis (e quindi non solo).

Sono questi due indici che vengono replicati dalla maggior parte degli ETF cannabis quotati oggi. E adesso vediamo proprio quali sono i migliori ETF cannabis in modo tale da dare al lettore un’idea di investimento.

Migliori ETF cannabis 2024: ecco quali sono

Sul mercato ci sono tanti ETF cannabis. Eccone tre che ci sono sembrati molto interessati. Per ognuno sono riportate le caratteristiche più importanti:

Rize Medical Cannabis and Life Sciences UCITS ETF

Rize Medical Cannabis and Life Sciences UCITS ETF segue le performance dell’indice azionario Foxberry Medical Cannabis & Life Sciences Index. Tecnicamente si tratta di un fondo ad accumulazione con replicazione fisica. Lanciato nel febbraio 2020 fa riferimento ad un mercato in crescita.

Una delle caratteristiche più interessanti del fondo Rize è il suo basso costo annuo di gestione, pari allo 0,60 per cento.

I principali titoli azionari detenuti attualmente all’interno del portafoglio del fondo:

  1. Growgeneration Corp: leader nel settore delle forniture per l’agricoltura. Presente una elevata ponderazione nel fondo
  2. Gw Pharmaceuticals Plc: nota azienda farmaceutica impegnata nella ricerca e nello sviluppo di terapie a base di cannabis medicinale. La sua inclusione nel portafoglio riflette l’importanza della ricerca e dello sviluppo nel settore della cannabis medica.
  3. Amyris, Inc: Amyris è un’azienda biotecnologica specializzata nella produzione di ingredienti sostenibili e biologici. La sua presenza nel portafoglio suggerisce un’attenzione al settore delle biotecnologie e dei prodotti a base di cannabis.

L’ETF sembra essere concentrato su aziende attive in settori chiave come la tecnologia e le forniture per l’agricoltura, le biotecnologie e il farmaceutico, la canapa e il CBD. Questa diversificazione settoriale mira a ridurre il rischio e a sfruttare le opportunità emergenti nel crescente mercato della cannabis medica e dei prodotti correlati.

HANetf The Medical Cannabis and Wellness UCITS ETF 

HANetf The Medical Cannabis and Wellness UCITS ETF è stato progettato per tracciare l’andamento dell’indice Medical Cannabis and Wellness Equity Index attraverso una replica fisica totale del portafoglio. Focalizzato sul settore della cannabis medicinale e del benessere, è stato lanciato a gennaio 2020.

E’ un ETF di nicchia e quindi i suoi costi gestionali (spesa 0,8 per cento annuo) potrebbero sembrare superiori rispetto ad alcuni altri strumenti finanziari più tradizionali

L’ETF è ad accumulazione e ha sede in Irlanda. Le prime tre aziende presenti nel suo portafoglio sono:

  1. GW Pharmaceuticals: nota azienda farmaceutica impegnata nella ricerca e nello sviluppo di terapie a base di cannabis medicinale
  2. Amyris, Inc.: azienda biotecnologica specializzata nella produzione di ingredienti sostenibili e biologici, con applicazioni nel settore del benessere.
  3. The Scotts Miracle-Gro Company: si tratta di una una società attiva nell’industria delle materie prime, in particolare nel settore delle soluzioni per il giardinaggio e l’agricoltura.

A livello settoriale, l’ETF offre una diversificazione interessante con esposizione a diversi settori, tra cui la salute, le materie prime, l’immobiliare, i beni di consumo e l’industria. Questa diversificazione mira a catturare le opportunità emergenti nel mercato della cannabis medicinale e del benessere pur rispettando un certo bilanciamento.

AdvisorShares Pure US Cannabis ETF

AdvisorShares Pure US Cannabis ETF si concentra esclusivamente sulle società statunitensi attive nel settore della cannabis. Questa scelta di investimento mira a sfruttare il crescente mercato della cannabis negli Stati Uniti, dove l’industria è in costante espansione a differenza di quello che invece avviene altrove.

Il gestore di questo ETF seleziona le società da includere nel portafoglio da un universo di aziende americane coinvolte in una vasta gamma di attività legate alla cannabis. Queste attività possono comprendere la produzione, la distribuzione, la ricerca, e molto altro ancora nel settore della cannabis. La diversificazione presente all’interno del settore offre una potenziale mitigazione del rischio associato a un settore ancora in fase di sviluppo.

Un aspetto rilevante da notare riguarda la politica dell’ETF sui dividendi, che è orientata alla capitalizzazione. Ciò significa che i dividendi generati dalle società nel portafoglio vengono reinvestiti per favorire la crescita complessiva dell’investimento, anziché essere distribuiti direttamente agli investitori.

L’indicatore di spesa (expense ratio) dell’ETF è dell’0,76 per cento.

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Fineco rappresenta una soluzione di investimento altamente vantaggiosa per coloro che desiderano impegnarsi nel mercato degli ETF cannabis. La celebre banca italiana quotata sul Ftse Mib di Piazza Affari, offre una serie di vantaggi che la rendono un’opzione attraente per chi vuole investire sui fondi a gestione passiva.

  • Conto Corrente Vantaggioso: Fineco mette a disposizione un conto corrente vantaggioso e ricco di funzionalità tra cui l’area trading da dove è possibile investire sugli ETF (e non solo)
  • Commissioni di Acquisto Zero per ETF iSHARES e AMUNDI/LYXOR: uno dei vantaggi più evidenti è la possibilità di acquistare ETF iSHARES e AMUNDI/LYXOR senza dover pagare commissioni di acquisto. Questo riduce i costi associati all’investimento in ETF e permette agli investitori di mantenere una maggiore parte dei loro guadagni.
  • Piano Replay e Accesso all’ETF Center: Fineco offre la possibilità di optare per un piano Replay invece dell’acquisto individuale di fondi. Gli investitori possono anche esaminare e confrontare diversi ETF nell’area di istruzione ETF Center. Questo fornisce una solida base per prendere decisioni informate sugli investimenti.
  • Accesso ai Principali Indici di Mercato: si può accedere ai principali indici di mercato senza dover acquistare tutti i titoli presenti nel portafoglio e ciò permette una diversificazione efficiente al tempo stesso una semplificazione nella creazione di un portafoglio bilanciato.
  • Piattaforma FinecoX: Fineco offre la piattaforma di trading avanzata FinecoX, che fornisce agli investitori strumenti potenti per gestire i loro investimenti in modo efficace e informato.
  • Trasferimento del Conto Deposito Titoli Senza Spese: non viene addebitata alcune spesa per il trasferimento del conto deposito titoli da un’altra banca a Fineco. Ciò agevola la transizione per gli investitori che desiderano spostare i loro investimenti in ETF presso Fineco.

Per quanto riguarda gli svantaggi, l’assenza di un conto demo potrebbe essere un aspetto negativo per alcuni investitori, ma è importante notare che Fineco compensa questa mancanza con l’annullamento dei requisiti sul deposito minimo. Questo significa che gli investitori non sono obbligati a impegnare un importo minimo elevato per iniziare a investire, il che rende Fineco accessibile anche per i principianti.

E inoltre non va tralasciato il fatto che, in quanto banca con sede in Italia, Fineco può operare come sostituto di imposta per i clienti che hanno residenza italiana.

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