Trading sul Forex VS Trading sugli Indici: quale conviene di più? Differenze e similitudini

Cosa preferire tra trading sugli indici e trading sul forex? - BorsaInside

Trading sul forex e trading sugli indici sono due forme di investimento molto popolari. Negli ultimi anni, a seguito del rally messo a segno da molte borse, il trading sugli indici ha registrato un incremento dei volumi, mentre quello sulle valute è sempre stato su livelli molto alti a causa della fortissima liquidità che caratterizza il mercato del forex.

Gli investitori alle prime armi potrebbe essere incerti su quale tipo trading preferire ossia se investire sugli indici di borsa oppure sulle valute. Si tratta di due mercati del tutto diversi tra di loro e proprio per questo motivo è consigliabile essere molto ponderati nella scelta perchè non è detto che un certo tipo di investitore sia a suo agio sia con il trading sul forex che con quello sugli indici di borsa. Vero è che ci sono similitudini tra i due ambiti, tuttavia a prevalere sono soprattutto le differenze.

Nei prossimi paragrafi, dopo aver accennato brevemente a cosa si intende per trading su forex e trading sugli indici, metteremo in risalto analogie e differenze dei due mercati cercando poi di capire quale conviene di più ad un investitore principiante.

Il fatto che parliamo di due metodi completamente diversi per esporsi sui mercati finanziari non sta a significare che sia necessario fare trading con due broker diversi. Oggi sul mercato ci sono tantissime piattaforme che consentono di tradare indici, valute e tanti altri asset sempre dallo stesso account. Certo non tutti i broker sono uguali ed è sempre meglio privilegiare quelli che consentono una rapida esecuzione degli ordini. Fineco è l’ideale sono questo punto di vista perchè propone condizioni molto vantaggiose come lo spread fisso per tutta la giornata e leva fino a circa 28 volte per i clienti retail.

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Trading sul Forex VS Trading sugli Indici: cosa sono

Breve riepilogo ad uso degli investitori che sono alle prime armi. Sia il trading sul forex che quello sugli indici sono modalità per esporsi e speculare sui mercati finanziari. La differenza è nell’asset-class su cui si fa trading.

Con il trading sul forex si compra una valuta vendendo un’altra (ad esempio Euro contro Dollaro). Comprando un cross, ossia una coppia di valute (ad esempio EurUsd), si punta all’apprezzamento della valuta base mentre vendendo il cross (short trading) si punta ad un deprezzamento della valuta base rispetto a quella secondaria. Sul mercato del forex, a prescindere dal cross, quanto più una valuta viene negoziata, tanto maggiore è la volatilità della coppia.

Nel trading sugli indici invece, di specula sull’andamento di un certo paniere di borsa (ad esempio il Ftse Mib di Borsa Italiana). Comprando il Ftse Mib si punta a trarre profitto da un rialzo del valore dell’indice stesso (long trading) mentre vendendo l’obiettivo è opposto: avere un guadagno dal ribasso del paniere. C’è una bella differenza tra fare trading sugli indici e comprare azioni singole. Nel primo caso si specula su tutto il paniere mentre nel secondo solo sullo specifico titolo che raggruppa anche quella singola azione. A livello di rischio, il trading sugli indici è meno rischioso di quello sulle azioni.

Questo paragrafo è solo un’introduzione al trading sul forex e al trading sugli indici. Per approfondire ci sono a disposizione dei lettori tantissime guide sui due argomenti:

Differenze e similitudini tra il trading sugli indici e il trading sul forex

Uno dei punti in comune tra il forex trading e il trading sugli indici di borsa è il fatto che entrambi fanno riferimento a mercati molto liquidi. Questo è un fattore decisivo perchè maggiore è la liquidità di un mercato, più alte sono le opportunità per potersi esporre e i vantaggi che derivano dallo spread. La maggiore volatilità ha però un’altra faccia della medaglia: l’aumento del rischio di subire delle perdite nel caso in cui il mercato si muova in direzione contraria.

Le altre analogie che si possono trovare tra trading sul forex e trading sugli indici di borsa sono:

  • Gli spread ridotti: sia i principali indici di borsa che i più importanti cross valutari hanno spread contenuti. Questo è un vantaggio sia in termini assoluti che in ottica day trading. I trader che speculano su intervalli brevi possono infatti contenere i costi della loro attività.
  • Il ruolo dei market mover: gli stessi dati macro che condizionano il mercato del forex tendono spesso ad influenzare anche quello degli indici di borsa. Ad esempio il dato sui prezzi al consumo condiziona le politiche monetarie delle banche centrali che a loro volta impattano sui cambi e sull’andamento delle borse.
  • Il meccanismo della leva finanziaria: sia i cross nel forex che gli indici si possono tradare a leva finanziaria grazie alla quale si può aprire una posizione utilizzando i CFD e versando in anticipo solamente una parte del valore totale dello stesso trade. La leva è utile per amplificare la portata dell’investimento ma al tempo stesso aumenta i rischi che si corrono.

Tirando quindi le somme, le analogie tra trading sul forex e trading sugli indici sono solo 4 ma si tratta di convergenze molto pesanti.

Per quello che invece riguarda le più importanti differenze tra le due modalità di trading, la più importante riguarda la volatilità. Gli indici di borsa tendono ad oscillare tantissimo nel corso di una giornata e molto spesso passano dal verde al rosso e viceversa anche in ridotto range temporali. Le variazioni di prezzo di un indice di borsa possono essere il frutto di notizie particolarmente price sensitive ma anche di fattori di tipo tecnico. Proprio per questa caratteristica il trading sugli indici necessita di un accorto uso degli strumenti di gestione del rischio.

Oltre alla volatilità ci sono due altre differenze molto pesanti tra trading e sulle valute e trading sugli indici di borsa:

  • il diverso livello di eterogeneità dei due mercati: le coppie forex mondiali su cui si concentra l’attività di trading sono una 70ina. A loro volta divise tra coppie principali, secondarie e esotiche. Sembrano tante ma gli indici di borsa sono molti di più. Non c’è quindi paragone nell’offerta dei due mercati. Volendo portare ai massimi la diversificazione, è al trading sugli indici di borsa che è meglio guardare.
  • la differente matrice del trading: mentre il trading sugli indici implica la speculazione al rialzo o al ribasso su un paniere di borsa, quello sul forex ha più attinenza con la conversione valutaria.

Per un principiante meglio il trading sugli indici o quello sul forex?

Un trader alle prese con dubbi e un punto di domanda
Dove dovrebbe fare trading un principiante? – BorsaInside

E adesso veniamo alla domanda iniziale. Un trader che è alle prime armi dovrebbe fare trading sugli indici o trading sul forex? Fermo restando che tutto dipende da quelle che sono le attitudini personali, la nostra esperienza ci ha insegnato una cosa: il trading sugli indici è più adatto ai principianti mentre quello sul forex, oggettivamente più complesso, si presta meglio a chi ha una certa base di conoscenze.

Il trading sugli indici è il naturale passo successivo per chi ha iniziato tradando azioni. In effetti gli indici altro non sono che gruppi di titoli azionari su cui si ha già una certa conoscenza. Le valute invece sono un settore del tutto diverso.

Il fatto che il trading sugli indici sia più adatto ai principianti, non sta a significare che sia più semplice. Le borse, come abbiamo visto in precedenza, sono molto volatili e sono condizionate da tutta una serie di fattori anche di tipo macro. Per questo motivo per investire sugli indici è necessario effettuare una buona analisi fondamentale prima di posizionarsi.

Il mercato del forex è invece meno volatile ed è l’analisi tecnica a giocare un ruolo decisivo. Per investire sulle valute è necessaria tanta strategia che ovviamente non si sviluppa dall’oggi al domani ma richiede tanto tempo.

Molti trader hanno iniziato a fare trading sulle azioni e poi sono passati a quello sugli indici e quindi al forex. I migliori broker CFD consentono di operare su tutti questi mercati da una stessa piattaforma.

Tra quelli che applicano le condizioni più interessanti c’è Fineco.

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Fineco è considerata la banca italiana con la migliore piattaforma di trading. Un primato possibile grazie all’ampiezza dei mercati su cui è possibile posizionarsi e alla vasta gamma di servizi offerti. Con Fineco non solo si può speculare con i CFD ma in aggiunta ci sono anche i super CFD.

Per quello che riguarda il forex trading Fineco offre oltre 50 CFD con sottostante le principali valute mondiali ma soprattutto propone un margine minimo del 3,5 per cento per i clienti retail e zero commissioni (si applicano solo spread).

Per quanto riguarda invece gli indici di borsa, Fineco dà la possibilità di diversificare il portafoglio con i CFD sui principali indici azionari di tutto il mondo (Europa, USA, Brasile, Messico, Sudafrica).

Due le tipologie di conto tra cui scegliere: quella classica (tecnicamente si parla di conto Fineco) che comprende i servizi bancari e di trading ed ha un canone mensile fisso e quella di solo trading. Questa è una novità degli ultimi mesi: con il conto trading Fineco si può investire senza costi fissi.

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Sia in un caso che nell’altro, avendo la sede in Italia, Fineco può essere broker sostituito di imposta per chi ha la residenza in Italia.

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