ingresso di Piazza Affari
21 quotate del FtseMib staccano la cedola il prossimo 20 maggio - Borsainside

Il grande giorno sta per arrivare: il 20 maggio prossimo (lunedì) è in programma il dividend day di Borsa Italiana. Si tratta di un evento clou per quello che riguarda la remunerazione degli azionisti. Quel giorno, infatti, è previsto lo stacco dei dividendi di tantissime quotate del Ftse Mib e, più in generale, di Piazza Affari.

Fino ad ora la stagione degli stacchi delle cedole ha visto protagonista l’indice di riferimento di Piazza Affari solo nell’appuntamento del 22 aprile. Il 20 maggio i titoli del Ftse Mib si prendono la scena con ben 21 titoli che staccheranno il dividendo.

Dividend day è quindi il termine che meglio indica l’appuntamento di lunedì 20 maggio di Borsa Italiana e questo non solo per la lunga lista di quotate alle prese con lo stacco della cedola ma anche per i rendimenti in alcuni casi molto alti che si prospettano. Tra i titoli del Ftse Mib che staccheranno il dividendo ce ne sono alcuni che presentano, agli attuali prezzi di borsa, un dividend yield addirittura superiore all’8 per cento. Esempio Intesa Sanpaolo che staccherà una cedola a titolo di saldo pari a 0,152 euro che, assieme all’acconto già remunerato, rende l’8,3 per cento. In generale tutti i dividendi delle banche in stacco nel dividend day presentano rendimento da dividendo molto attraente.

Stacchi dividendi lunedì 20 maggio 2024 (dividend day): ammontare e rendimento

Visto che 21 cedole in stacco sono davvero tanta roba (e ci limitiamo solo alle quotate del Ftse Mib), abbiamo stilato una tabella con le blue chip italiane che il prossimo lunedì 20 maggio staccheranno il dividendo nell’ambito del dividend day di Borsa Italiana. La stragrande maggioranza in questi titoli pagherà la cedola il 22 maggio (mercoledì).

Nella quasi totalità dei casi, i dividendi in stacco fanno riferimento all’esercizio 2023. Unica eccezione sarà Mediobanca per la quale parliamo di esercizio 2023/2025 e la cedola staccata è l’acconto su questo esercizio.

La tabella contiene due informazioni per ogni titolo coinvolto nello stacco: oltre all‘ammontare della cedola, è indicato anche il rendimento da dividendo (nel caso in cui la cedola staccata sia un saldo, il dividend yield fa riferimento alla remunerazione totale). Questo secondo parametro è calcolato sulla base del prezzo delle azioni nella seduta del 16 maggio.

TitoloDividendoDividend yield
A2A0,0958 euro5%
Amplifon0,2900 euro0,9%
Azimut1,4000 euro (1 euro cash e 40 cent in azioni proprie)5,4%
Monte dei Paschi0,2500 euro5,4%
Banca Pop di Sondrio0,5600 euro7,1%
BPER Banca0,3000 euro6,3%
Brunello Cucinelli 0,9100 euro1%
Diasorin1,1500 euro1,2%
Eni0,23 euro (quarta tranche, totale 0,9400 euro)6,3%
ERG1,0000 euro3,8%
Fineco Bank0,6900 euro4,7%
Generali Assicurazioni1,2800 euro5,3%
Interpump Group0,3200 euro0,8%
Intesa Sanpaolo 0,152 euro di saldo (totale 0,2960 euro)8,3%
Inwit0,4800 euro4,7%
Italgas0,3520 euro6,7%
Mediobanca0,51 euro di acconto6,1%
Moncler1,1500 euro1,8%
Recordati0,63 euro di saldo (totale 1,2000 euro)2,4%
Tenaris0,6000 dollari di saldo (totale 0,6000 dollari)3,8%
Unipol0,3800 euro4,4%

Dividendi delle banche (ma non solo) protagonisti nel dividend day

Come si può notare della tabella in alto, tutti i settori sono rappresentanti. Corposa la presenza dei dividendi delle banche con Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi, BPER Banca, Mediobanca e Banca Popolare di Sondrio ma anche del settore del risparmio gestito con le cedole di Azimut Holding e Fineco. Tra i 21 dividendi del dividend day ce ne sono poi diversi riferiti al settore industriale e a quello assicurativo con Generali e Unipol.

Ma il dividend day del 20 maggio prossimo fa rima anche con lusso visto che, nella lista dei titoli alle prese con lo stacco ne figurano due appartenenti a questo comparto: Moncler e Brunello Cucinelli.

La maggior parte dei titoli che staccheranno la cedola nel dividend day, remunerano già da anni i loro investitori. In molti casi, inoltre, si tratta di dividendi costanti e crescenti nel tempo. C’è però una significativa eccezione che riguarda una banca. Monte dei Paschi non staccava alcuna cedola da anni a causa dei noti problemi finanziari. Sarebbe dovuta tornare al dividendo tra due anni ma, grazie al risanamento, ha anticipato i programmi e ora stacca una cedola pari a 0,2500 che rende il 5,4 per cento. Tenendo conto delle azioni aventi diritto, il monte dividendi totale della banca toscana è pari a 315 milioni di euro.

Effetti dello stacco dei dividendi sui titoli interessati: cosa avverrà il 20 maggio?

Una delle domande che gli investitori interessati allo stacco della cedola si porranno da qui a lunedì riguarda ciò che accadrà al titolo interessato nel momento in cui viene staccata la cedola.

Per rispondere a questi interrogativi è bene ricapitolare brevemente cosa sono i dividendi azionari. Senza dilungarci tanto si tratta di porzioni di utile che una quotata “consegna” ai suoi azionisti al termine dell’esercizio. Anche se c’è un utile a fine anno, non è detto che la società deliberi il dividendo perchè quei soldi potrebbe essere destinati a riserva oppure a ripianare la presenza di eventuali debiti. Per questo motivo il dividendo necessità di due diverse autorizzazioni. Quella del consiglio di amministrazione che formula la proposta e quella definitiva dell’assemblea degli azionisti.

Detto questo, l’ammontare del dividendo è legato al numero di azioni possedute e infatti è espressione per singola azione. Solitamente viene pagato cash (contanti) ma può essere anche pagato in titoli come accadrà nel caso di Azimut proprio in occasione del dividend day.

Per quello che riguarda l’effetto sui prezzi del titolo nel giorno dello stacco, in linea di principio le quotazioni si riducono di una quota che corrisponde al valore dei dividendi. Comprare azioni nel giorno dello stacco non porta alla percezione delle cedola.

Visto che in occasione del dividend day saranno ben 21 le quotate del paniere di riferimento di Piazza Affari alle prese con il dividendo, è lecito attendersi un effetto – cedola su tutto il Ftse Mib come del resto avvenne anche negli anni passati.

Ricordiamo che per fare trading sulle azioni italiane si possono usare sia broker come eToro che banche con piattaforma come Fineco.

  • eToro: consente di comprare azioni reali e sempre dalla stessa piattaforma di fare trading attraverso i CFD azionari operando a leva sia long che short. C’è poi il copy trading, strumento che permette di copiare le strategie dei trader migliori.
Unisciti alla community di eToro Etoro
Prova Demo Gratuita Sul sito di Etoro
  • Piattaforma N.1 al mondo per il Social Trading
  • ETF - CRYPTO - CFD
  • Licenza: CySEC - FCA - ASIC
  • Copia i migliori trader del mondo
Avviso: il tuo capitale è a rischio

  • Fineco: consente di comprare azioni reali e al tempo stesso fare trading con i CFD e i super CFD. Die i tipi di conto offerti tra cui il nuovo conto di solo trading senza costi fissi che è ideale per i principianti.
La qualità del trading N.1 Fineco
SCOPRI DI PIÙ Sul sito di Fineco
  • 100% trading, senza compromessi
  • N.1 in Italia
  • Regime Fiscale Amministrato
  • 0% CANONE MENSILE DI GESTIONE
Avviso: il tuo capitale è a rischio

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.

Migliori Piattaforme di Trading

Broker del mese
Deposito minimo 100 AUD
0.0 Spread in pip
Piattaforme di trading avanzate
Prezzi DMA su IRESS
Deposito minimo 50€
Regulated CySEC License 247/14
Conto di pratica gratuito da 10.000€
Deposito minimo 100$
Sicurezza Gruppo Bancario Svizzero
Leva fino a 1:30
Protezione da Saldo Negativo
Deposito minimo ZERO
N.1 in Italia
Regime Fiscale Amministrato
0% CANONE MENSILE DI GESTIONE
SCOPRI DI PIÙ Fineco recensioni » * Avviso di rischio

Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.