Dividendo Eni 2024: ammontare e stacco prima tranche, le decisioni

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Stacco prima tranche dividendo Eni 2024 - BorsaInside

Nell’ambito della presentazione dei conti del primo semestre 2023, il management di Eni ha reso note le sue decisioni in materia di dividendi. Come noto sono già alcuni anni che il Cane a Sei Zampe non stacca più un dividendo diviso nelle due classiche tranche di acconto e saldo. Per allinearsi a quello che è il comportamento delle quotate del settore oil globale, anche Eni ora ha diviso la sua cedola in ben 4 tranche di pari importo che vengono staccate ogni tre mesi.

Praticamente chi sceglie di comprare azioni Eni si garantisce un flusso continuo di cedole per tutto l’anno solare. Per la cronaca la sola altra quotata che su Borsa Italiana divide la cedola totale in 4 tranche trimestrali è STM che appartiene ad un settore completamente diverso rispetto a quello del Cane a Sei Zampe.

Dicevamo dalla presentazione dei conti semestrali. Proprio durante questa occasione, il management ha comunicato l’ammontare totale del dividendo Eni 2024, relativo all’esercizio 2023, l’ammontare delle cedole e la data di stacco della prima cedola. In realtà il dividendo totale era già noto dal 10 maggio 2023 quando arrivò la delibera dell’assemblea degli azionisti. La vera novità, quindi, riguarda la data di stacco della prima tranche.

Dividendo Eni 2024 in 4 tranche di pari importo

Il dividendo Eni 2024, a valere sull’esercizio 2023, è pari a 0,94 euro. Questa remunerazione verrà staccata dal Cane a Sei Zampe in 4 tranche di pari importo. Quindi ogni dividendo trimestrale Eni sarà pari a 0,24 euro.

Nel complesso la cedola riconosciuta dal Cane a Sei Zampe sull’anno corrente è decisamente maggiore rispetto a quella totale sull’esercizio 2022 che fu pari a 0,88 euro. Anche quella fu divisa in 4 tranche diverse. L’ultima tranche, la quarta, è stata staccata 22 maggio 2023 e messa in pagamento il 24 maggio 2023. Il rendimento di quella tranche (dividend yield) fu pari al 1,65 per cento.

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Stacco prima tranche dividendo Eni 2024: la data da fissare

Come già accennato, la vera novità fornita dal management di Eni nell’ambito della presentazione dei conti semestrali, riguarda la data di stacco. La prima tranche del dividendo Eni 2024, relativo all’esercizio 2023, sarà staccata lunedì 18 settembre 2023 per poi essere messa in pagamento il successivo 20 settembre.

Per calcolare il dividendo yield della cedola sarà necessario attendere giorno 15 settembre ossia il venerdì precedente allo stacco.

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Dividendo anche per gli ADR Eni

Anche i possessori di ADR Eni avranno diritto al dividendo. Gli ADR su Eni (American depositary receipt) sono quotati al NYSE (New York Stock Exchange) con il sinbolo E e sono negoziati in dollari USA. Anche i dividendi, quindi, sono pagati in dollari USA. La banca custode è Citibank N.A. – Milan Branch mentre l’istituto depositario è Citibank N.A. 

Ma cosa sono e come funzionano gli ADR? Tecnicamente si tratta di strumenti finanziari che sono usati per negoziare azioni di società straniere sul mercato Usa. In pratica si tratta di strumenti che consentono agli investitori di operare su società straniere (Eni in tal caso) senza dover acquistare direttamente nella borsa estera in cui questi titoli sono quotati (Borsa Italiana nella fattispecie).

Operativamente una banca Usa compra un lotto di azioni della società straniera e le detiene presso una banca depositaria locale. A questo punto la banca depositaria emette i titoli ADR e li rende fruibili per la negoziazione sulle borse statunitensi.

Ci sono due categorie diverse di ADR che sottostanno a differenti procedure di regolamentazione:

  • ADR Level I: sono meno complessi e permettono solo la negoziazione sul mercato over-the-counter (OTC) negli Stati Uniti. Non è necessario una registrazione presso la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti vengono spesso usati da società straniere che desiderano avere una presenza limitata sul mercato statunitense.
  • ADR Level II e III: categorie più complesse che richiedono una registrazione presso la SEC. Permettono di negoziare sulle principali borse valori degli Stati Uniti, come il New York Stock Exchange (NYSE) o il Nasdaq. Grazie alle ADR di livello II e III è possibile avere un accesso più semplice al capitale Usa per le società estere.

A prescindere dalla tipologia, i rischi degli ADR sono uguali a quelli delle azioni.

Azioni Eni in rialzo nell’ultima seduta di luglio 2023

Spostandoci dalle decisioni sui dividendi, all’andamento del titolo, c’è da evidenziare che oggi la quotata viaggia in rialzo. I prezzi si muovono in area 13,8 euro con una progressione dell’1,1 per cento rispetto alla seduta di venerdì. Grazie alla variazione positiva, Eni rende più solida la sua performance su base mensile che è ora pari al 7 per cento.

Ricordiamo che nel corso della presentazione dei conti trimestrali, l’ad del gruppo Claudio Descalzi ha affermato che il secondo trimestre 2023 è stato uno dei migliori trimestri di sempre per Eni nonostante la scenario non favorevole. Il manager ha parlato di passi significativi nell’avanzamento della strategia e nella creazione di valore per gli azionisti (dividendi).

Per quello che riguarda gli investimenti, Descalzi ha parlato di ottimizzazione degli stessi. In particolare la società ha proseguito il lavoro sul Capex al fine di creare efficienza. In merito alla guidance il manager ha affermato che ci sarà un rialzo per le business unit GGP e Plenitude e un miglioramento per le divisioni E&P e Mobilità sostenibile.

Per comprare azioni Eni in borsa si possono usare questi due broker:

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