Come guadagnare sui mercati in forte calo

C’è un modo per investire sui mercati nelle fasi di forte crisi riuscendo a trarre profitto da una situazione per sua natura negativa? Questa domanda è tornata di attualità in scia alla crollo dei mercati causato dalla pandemia di coronavirus in tutto il mondo. Dinanzi al panic selling che ha avvolto tutti i mercati e tutti gli asset, cercare di capire come guadagnare in questa fase è indispensabile per non lasciarsi travolgere dagli eventi.

Non lo nascondiamo che per alcuni analisti particolarmente pessimisti, investire sui mercati in questo momento è un’idea folle, da lasciar perdere completamente.

Ognuno è libero di pensarla come meglio crede ma scappare dai mercati nei momenti di forte crisi non è una scelta da buon investitore e soprattutto impedisce di cogliere quelle occasioni di guadagno che nelle fasi di calma sono quasi impossibili.

Per investire sui mercati in forte crisi occorre coraggio e tanta lucidità. Se reputi di avere conoscenze superficiali, allora ti invito a prendere in considerazione la possibilità di approfondire le basi del trading leggendo, ad esempio, la nostra guida su come diventare trader.

Meglio ancora sarebbe affiancare alla lettura della guida, anche la pratica e l’esecizio. A tal riguardo ti suggerisco di scegliere solo i migliori broker Forex e CFD. Puoi scegliere, ad esempio, la famosa piattaforma di social trading eToro che ti permette di usare il conto demo gratuito per imparare a fare trading senza correre il rischio di perdere denaro reale. Puoi prendere il tuo conto demo gratuito cliccando sul link in basso. In modalità virtuale puoi usare anche la funzione Copy Trading per copiare dai traders più bravi. 

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A questo punto, forte di una buona preparazione teorica e di conoscenze pratiche, puoi passare all’argomento centrale di questo post ossia come guadagnare su mercati in forte crisi.

Crollo mercati: i precedenti storici

Come per tutto, anche per quanto riguarda le crisi dei mercati, vale il principio dei precedenti storici. In altre parole le fasi di crisi delel borse devono essere esaminate alla luce di quanto avvenuto in passato.

Restando ai giorni nostri, è possibile capire come guadagnare in un contesto estremamente ribassista, solo se analizzi quanto avvenuto in passato in situazioni analoghe. E’ vero che l’emergenza sanitaria è una novità, tuttavia anche in passato le borse sono crollate a lungo e per lungo tempo a causa di altri tipi di crisi.

Ecco alcuni precedenti storici:

  • Nel 2008 i mercati sono andati a picco a causa della crisi del debito sovrano
  • Nel 1990-91 i mercati sono crollati per effetto della guerra del Golfo
  • Nel 1987 i mercati sono crollati a causa dell’eccessiva informatizzazione delle stesse borse
  • Nel 1974 i mercati crollarono a causa della crisi petrolifera
  • Nel 1929….(non credo ci sia bisogno di spiegazioni per raccontare cosa avvenne quell’anno.

In tutti i casi citati, gli eventi replicarono sempre lo steso schema: ad un sell-off durato circa tre mesi, ha sempre fatto seguito un forte rimbalzo delle borse con ritorno dell’ottimismo.

La domanda è quindi scontata: anche questa volta al crollo dei mercati farà poi seguito un forte rimbalzo? Ad oggi questo sembra essere lo scenario migliore. Attenzione però a non cedere ad una immotivata euforia perchè, se davvero si dovesse realizzare questa prospettiva, allora ci sarebbero ancora due mesi di ribassi sui mercati.

Cosa avviene durante un crollo dei mercati?

Se vuoi capire come guadagnare sui mercati in forte crisi, il punto di partenza è capire cosa avviene sui mercati durante un crollo.

Premesse a questo discorso è un principio molto semplice: i mercati alternano fasi positive a fasi negative. Stando ad alcuni dati statistici, i rialzi sono durati mediamente 7/10 anni mentre i ribassi sono durati al massimo 3 anni.

Questi numeri dicono una cosa: i ribassi durano di meno dei rialzi ma la loro profondità è molto più marcata. Storicamente i ribassi più forti per l’azionariato americano ci sono stati nel 1929, nel 1987 e, venendo ad anni più recenti, nel 2000/2003 e quindi nel 2007/2009.

La conclusione di questo discorso è la seguente: ai ribassi fanno sempre seguito rialzi che a loro volta saranno seguiti da ribassi che possono essere più o meno lunghi.

La strategia che tutti consigliano di seguire per operare nelle fasi di cambio di trend è quella solita: comprare sui ribassi e vendere sui rialzi. Ma oltre a questo c’è dell’altro. Certamente si e nel prossimo paragrafo ti spiegherò nel dettaglio come guadagnare durante le crisi dei mercati.

Concludo invece questo paragrafo ricordandoti che il modo migliore per imparare a comprare sui ribassi e vendere sui rialzi, è quello di fare pratica con un conto demo. Puoi ad esempio scegliere il broker eToro che ti permette di fare trading sulle azioni senza commissioni. Se vuoi 100.000 euro virtuali da investire su tanti asset attraverso i CFD con eToro, clicca sul link sotto indicato. 

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Come guadagnare quando i mercati crollano

In un vecchio articolo pubblicato su questo sito abbiamo elencato quelli che sono i consigli di Warren Buffett per guadagnare con il crollo delle borse. I suggermenti del famoso investitore sono sempre validi ma, adesso, vorremo aiutarti a capire come muoverti su tutti i mercati e non solo sull’azionario.

Chiariamo subito un punto: nessuno può sapere quando si fermerà il ribasso e quando si attiverà il rialzo. La famosa inversione ci può essere tra un giorno come ci può essere tra un mese. Ci sono alcune tecniche che consentono di fare previsioni più precise ma senza mai eliminare del tutto il dubbio.

Dai precedenti storici, però, arriva un dato interessante: in passato il ribasso degli indici azionari di Wall street è arrivato fino all’89 per cento. Quindi se pensi di aver già visto tutto in questa fase di sell-off causata dall’emergenza Covid 19, potresti non aver visto ancora nulla.

Oggi siamo su livelli di forte ipervenduto ma, allo stato attuale dei fatti, non sembra profilarsi all’orizzonte neppure un’inversione rialzista di breve.

L’ipotesi più pessimista è la seguente: se il trend non cambia, è possibile che i mercati possano perdere un altro 30 per cento. Ad ogni modo ci sono il 60 per cento di probabilità che i mercati arrivino a dicembre sopra i livelli attuali.

Come puoi vedere dalle indicazioni temporali, il momento del rimbalzo sembra essere ancora lontano. In altre parole nel breve termine la sola cosa da fare è andare short. Non ci sono strade alternative a disposizione per affrontare la situzione. Nell’articolo Short Trading: come guadagnare quando il mercato scende puoi trovare molte informazioni su come investire al ribasso.

Se invece vuoi esercitarti, allora il suggerimento è sempre quello di passare prima dal conto demo. Dopo aver citato in precedenza eToro, adesso voglio darti una seconda alternativa molto valida: IQ Option. Questo broker ti mette a disposizione ben 10.000 euro virtuali per imparare a fare tradinh senza correre il rischio di perdere denaro reale.

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Guadagnare con crollo dei mercati: esempio di strategia

Per aiutarti a capire come puoi guadagnare con la crisi dei mercati, voglio farti un esempio concreto. Se inizi a comprare dopo un ribasso del 30 per cento, avrai possibilità molto alte di ritrovarti con un guadagno dopo 36 al massimo 60 mesi. A 10 anni la possibilità di ritrovarti con un guadagno diventa certezza essendo pari al 100 per cento.

I guadagni che puoi realizzare sono compresi tra il 10 ed il 20 per cento all’anno anche se in alcuni casi sono anche più alti.

Questa strategia per guadagnare con le crisi dei mercati, è di tipo statico ma c’è anche una strategia che è di tipo dinamico.

Esempio: puoi procedere ad una dilazione dell’investimento in più tranche e quindi comprare ad ogni ribasso. Attenzione a non applicare questa strategia dinamica su singole azioni o su piccoli gruppi di azioni. Considerando la fase estremamente delicata è necessario procedere con la massima diversificazione.

Crollo mercati: le 5 regole dell’investitore

Il panic selling provocato dal tracollo dei mercati genera danni anche sui rendimenti di portafogli che si presentano ben bilanciati e ben diversificati. Di seguito le 5 regole di BorsadelCredito.it per riuscire a gestire il crollo dei mercati. Si tratta di una guida agile e molto intuitiva che, se seguita, permette di navigare con tranquillità anche nelle tempeste finanziariei.

  • Prima regola: mai scappare. Se sei tentato da vendere sui minimi ricorda che andrai ad incassare una perdita certa. Quindi se non hai bisogno di liquidità, allora la cosa migliore da fare è restare in attesa di tempi migliori. Le statistiche dicono che, considerando un orizzonte temporale di tre anni, gli investitori riescono a conseguire solo la metà dei rialzi totali dei rally. Purtroppo a causa dell’umana tendenza a scappare, gli investitori amplificano le perdite di mercato raddoppiandole.
  • Seconda regola: strettamente connessa alla prima, la seconda regola che BorsadelCredito.it dà agli inverstitori alle prese con il crollo dei mercati, è quella di informarsi a 360 gradi seguendo solo le notizie di fonti accreditate.
  • Terza regola: pur essendo vero che tutte le società sono costrette a fare i conti con l’emergenza coronavirus, è altrettanto vero che ci sono alcuni settori infatti sono colpiti in modo molto marcato dalla crisi ed altri che lo sono invece solo parzialmente. Addirittura ci sono alcune società che dalla crisi trarranno beneficio registrando un aumento del fatturato e dei margini.
  • Quarta regola: La volatilità creata da tutte quelle notizie che fanno irruzione sui mercati (ad esempio le decisioni sui tassi delle banche centrali) non genera alcun effetto sugli asset alternativi come il P2P lending. Il rendimento del P2P lending non prende in considerazione queste notizie che al contrario sono invece un forte catalizzatore dei movimenti di azioni e obbligazioni.
  • Quinta regola: la decorrelazione non gioca a favore del P2P lending solo in un orizzonte di breve termine. Il P2P resta uno degli investimenti meno volatilità anche nel lungo termine. Fermo restando che le performance passate non rappresentano garanzia per quelle future, è comunque innegabile che le performance passate sono bussola per orientarsi

Ecco quindi le 5 regole da seguire per non lasciarsi trasportare dal crollo dei mercati. Ti ricordo che puoi applicare queste regole anche se operi con il CFD Trading. Ad esempio con il broker eToro.

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Crollo mercati: è necessario guardare oltre

Il tracollo che i mercati hanno messo a segno nel mese di marzo a causa dell’emergenza coronavirus era del tutto inatteso. Governi, enti sanitari e scienziati sono stati colti alle spalle dal Covid-19. Il panic selling che si è impossessato dei mercati è stato quindi inevitabile. 

Oggi la stragrande maggioranza degli investitori guarda con occhio disilluso a quello che resta del proprio capitale mentre un piccolo ma consistente gruppo di traders già pensa a come sfruttare il crollo dei mercati per fare acquisti in saldo. In altre parole anche nei giorni più caldi del sell-off molti investitori, dimostrando non poco sangue freddo, sono riusciti a guardare oltre il crash dei mercati. Questi traders che puntano a sfruttare i prezzi di saldo, hanno ragione oppure sono solo degli illusi?

Prima di analizzare la questione, ti ricordo che se operi con il CFD Trading, i crash di borsa si riducono ad essere solo un’occasione per trarre profitto. Per guadagnare con il crollo dei mercati puoi operare con lo shot trading grazie al broker eToro che ti permette anche di copiare le strategie dei traders più bravi.

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Vediamo nel dettaglio facendo riferimento agli ottimi spunti che Raffaele Zenti ha suggerito su AdviseOnlyper andare oltre al crash di borsa. Un investimento azionario si compone di dividendi e variazione di prezzo

Vado dritto al punto. La remunerazione di un investimento azionario ha due componenti chiave:

Oggi il dividend yield medio delle azioni delle più importanti borse mondiali è pari al 4,3%. Da sempre i dividendi sono la principale fonte principale di remunerazione degli investimenti azionari.  Al di là di quello che possono fare le singole aziende, i dividendi in generale non hanno mai subito revisioni drastiche nelle fasi di crisi dei mercati. 

Se il dividend yield medio è rimasto sempre più o meno stabile (rievidenzio il fatto che stiamo parlando di una media non dei singoli dividendi), i prezzi sono invece scesi ovunque.  

Crolli dei prezzi e reversal

Il crollo dei prezzi registrato da molte azioni è stato parallelo ad un peggioramento delle prospettive di fatturato e marginalità delle società. Ovviamente si può ipotizzare che le previsioni di utile e di fatturato a ridosso di un crash dei mercati non siano in grado di riflettere quello che può essere lo scenario futuro. Dando per buona questa prospettiva forse è il caso di prestare attenzione ad un parametro di valutazione che è tutto basato sui prezzi ossia il reversal.

Questa metrica quantifica la tendenza dei valori di Borsa a tornare verso livelli medi ogni qualvolta si verifica un rally dei prezzi oppure un crollo. I valori medi sono quelli che meglio rappresentano la società poichè sono quelli che più di tutti riflettono i fondamentali.

Le misure di reversal consentono di quantificare il fenomeno della mean reversion.

Analizzando il comportamento congiunto del reversal a 3 anni e della performance nei 5 anni successivi, è possibile vedere come con allontanamenti dalla media come quelli di oggi, storicamente nei 5 anni successivi al crollo, ci sono state performance positive nel 71 per cento dei casi. Se si allarga l’analisi a tutta la gamma di valori negativi, e quindi si ammette che il reversal possa crescere, allora le performance sono state positive nel 75% dei casi. Questa analisi è tutta incentrata solo sulla variabile prezzo senza riferimenti al dividendo. 

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
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