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Come funziona la protezione degli investimenti nel trading online - Borsainside

La sicurezza nel trading è fondamentale e, rispetto a quello che avveniva in passato, adesso i trader prestano molta attenzione a questo aspetto. Il legislatore, in questo caso quello europeo, dinanzi alla crescita del mercato del trading e al bisogno di maggiori garanzia espresso dagli investitori, ha introdotto una serie di strumenti di protezione a favore dei trader. Di uno di questi, la protezione dal saldo negativo, ci siamo già occupati in una precedente guida. C’è però anche un altro strumento che, spesso, viene scambiato erroneamente per quello già citato. Parliamo della protezione dell’investimento del cliente. Come lascia intendere la stessa denominazione si tratta sempre di un meccanismo a tutela del trader solo che la sua natura è molto diversa rispetto a quella che tutela dal saldo negativo.

Infatti la protezione dell’investimento del cliente riguarda il risarcimento del trader al verificarsi di determinate condizioni specifiche. Nulla a che fare quindi con il blocco delle operazioni per evitare il rosso sul conto che invece è la caratteristica specifica della protezione dal saldo negativo.

Come funziona la protezione dei clienti con i broker CFD

Quando si parla di protezione dell’investimento del cliente, il pensiero tra gli investitori italiani potrebbe andare a quel Fondo Interbancario di Tetela dei Depositi (FITD) che garantisce le somme fino a 100.000 euro depositate sul conto. La protezione dei clienti dei broker non centra assolutamente niente con tutto questo se non per l’esistenza di un ente, in questo caso sovranazionale, che interviene nel momento in cui scattano i requisiti per la concessione del risarcimento. Va da se che affinchè ciò si verifichi è necessario che il broker stesso sia riconosciuto da questo ente. Qui scatta già una prima discriminante che sarebbe bene tenere in considerazione prima di scegliere l’operatore da usare: solo broker con una certa notorietà possono avere rapporti con questo ente e quindi solo i migliori broker, a conti fatti, prevedono la protezione dell’investimenti dei clienti.

Fino ad ora abbiamo fatto un discorso generale ma adesso è il momento di fare qualche nome.

Per operare in Europa come società di intermediazione per gli investimenti è necessario essere autorizzati dall’Unione Europea ossia regolamentati dalla Financial and Capital Market Commission (FCMC). E’ proprio a questo ente che il trader si può rivolgere per chiedere un eventuale risarcimento laddove siano effettivamente presenti le condizioni per poterlo avere.

C’è infatti una precisa direttiva sui sistemi di indennizzo degli investitori (la 97/9/CE) che regola tutta la materia. Spesso, poi, in affiancamento a questa disciplina ci sono anche altre norme nazionali che fanno riferimento al paese in cui il broker stesso è registrato. Ora a logica si capisce subito che una società di intermediazione registrata in sperduti paesi e sperdute isole non avrà mai alcuna normativa a riguardo. Viceversa broker registrati in paesi europei prevedono sicuramente ulteriori norme a protezione degli investitori. Ad esempio il broker Dukascopy Europe è registrato presso la Bank of Latvia e sottostà alla legge sulla protezione degli investitori di questo paese che prevede un risarcimento dei clienti fino al 90 per cento delle loro perdite se si dovessero verificare determinate condizioni-

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Non solo ma sempre Dukascopy, facendo riferimento alla svizzera Dukascopy Bank prevede anche ulteriori strumenti di protezione di cui parleremo dopo.

Quando si può avere un risarcimento per attività di trading con i broker

Partiamo dal presupposto che il trading è un’attività rischiosa che può dare luogo a delle perdite anche di tutto il capitale investito. Di conseguenza non è pensabile che il meccanismo di protezione degli investitori possa semplicemente scattare perchè un trader ha perso nel corso del suo investimento.

La legge è molto chiara su questo punto e la Direttiva sui sistemi di indennizzo degli investitori (direttiva 97/ 9/CE), punto di riferimento in materia, prevede che i clienti abbiamo diritto ad un risarcimento del 90 per cento ma entro il tetto di 20.000 euro se hanno subito perdite causate da un servizio di investimento che non è stato eseguito o per la perdita irreversibile di strumenti finanziari.

Attenzione perchè la normativa sulla protezione degli investimenti non scatta se i clienti hanno subito perdite a causa delle variazioni del prezzo degli strumenti finanziari oppure se gli stessi strumenti finanziari sono diventati illiquidi.

Quindi le perdite cui la normativa vigente fa riferimento per far scattare la protezione dei clienti sono quelle che riguardano, fondamentalmente, inadempimenti da parte del broker stesso. Tipico il caso in cui una piattaforma ha ricevuto un ordine da parte del cliente ma non lo esegue.

Come fare per ricevere il risarcimento derivante da perdite nel trading (ove riconosciuto)

Laddove esistano i presupposti per avere un risarcimento, è il trader che deve agire. In automatico non viene attivato alcun processo e se non è lo stesso cliente ad attivarsi non scatta alcun rimborso. Per questa ragione chi fa trading online, oltre che evitare di usare piattaforme che non offrono questo strumento di protezione, dovrebbe sempre conoscere quelli che sono i suoi diritti in materia perchè se non è lui ad esercitarli, non sarà nessuno in sua vece.

Premesso questo, nell’eventuale operazione di compensazione, sarà centrale quella Financial and Capital Market Commission (FCMC) che abbiamo citato in precedenza. Ad essa va infatti presentata la domanda di rimborso seguendo la procedura prevista dalla stessa FCMC e riportato sul sito istituzionale dell’ente stesso. I termini di scadenza sono abbastanza lunghi visto che si può agire entro un anno dalla data in cui il cliente stesso è venuto a conoscenza dell’inadempimento del broker sugli obblighi ma non oltre i 5 anni dalla data dell’inadempimento degli obblighi. Una volta presentata la domanda di risarcimento, le tempistiche della FCMC sono abbastanza brevi. La legge prevede infatti che la commissioni prenda una decisione sulla validità del pagamento dell’indennizzo o sul rifiuto entro e non oltre un periodo di 30 giorni dalla data di presentazione della domanda da parte del trader. Nel giro di un mese, quindi, l’investitore che si sente danneggiato dal broker e che ha subito una perdita imputabile al broker stesso avrà comunque la sua risposta: domanda accolta a domanda respinta.

Dalla protezione degli investimenti alla custodia dei fondi

logo dukascopy
logo di Dukascopy – Borsainside

Accanto alla protezione degli investimenti c’è poi un altro meccanismo che in qualche modo tutela chi fa trading online: la custodia dei fondi. I migliori broker CFD sono soliti custodire i fondi dei clienti in conti di banche terze. Questi depositi sono poi tutelati fino a 100.000 euro seguendo un meccanismo molto simile a quello del FITD che abbiamo citato in precedenza. Nella stragrande maggioranza dei casi non c’è alcun legame tra il broker e queste banche. Dukascopy Europe (qui la recensione aggiornata), però, offre qualcosa di più sotto questo punto di vista grazie proprio a quella che è la sua stessa struttura societaria.

Abbiamo detto che Dukascopy Europe è un broker 100 ECN autorizzato dalla Bank of Latvia che fa capo all’istituto bancario svizzero Dukascopy Bank. Questo passaggio è centrale perchè i fondi dei clienti di Dukascopy Europe IBS AS sono custoditi su un conto Dukascopy Europe IBS AS presso Dukascopy Bank con sede Ginevra, Svizzera.

Insomma per quello che riguarda i meccanismi di protezione del cliente (protezione saldo negativo + custodia dei fondi + protezione dell’investimento del trader) Dukascopy Europe è davvero una garanzia. E per quanto riguarda le condizioni di trading? Anche su questo fronte la proposta del broker è molto interessante.

Partiamo da asset disponibili e mercati che sono coperti: Dukascopy Europe permette di fare trading su 8 asset class e su oltre 1200 mercati specifici. Il punto di forza è dato dal sistema Swiss FX Marketplace. Sviluppato da Dukascopy Bank consente una esecuzione istantanea degli ordini grazie proprio alla soluzione tecnologica ECN. C’è poi la leva che può arrivare fino a a 1:30 e la possibilità di scegliere tra differenti piattaforme trading.

Per i trader più classici può essere interessante usare la nota MetaTrader 4 mentre per chi punta ad una esperienza di trading più avanzata c’è la nuova piattaforma JForex 4 che è di proprietà del broker stesso ed è avanzatissima. Un numero su tutti: sulla JForex4 sono a disposizione oltre 270 indicatori e studi grafici. Inoltre è possibile fare trading manuale, automatizzato e tramite grafico.

E per chi avesse dei dubbi su quale piattaforma usare per fare trading con Dukascopy Europe è sempre possibile usare il conto demo gratuito.

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