Quotazione oro e svalutazione Dollaro: correlazione e previsioni prossimi mesi

Prezzo dell’oro a 2000 dollari a causa dei timori per una possibile svalutazione del Dollaro Usa. Era questo lo scenario prospettato un anno fa da Goldman Sachs in un report sul metallo giallo. Il presupposto affinchè la quotazione del gold potesse sfondare questo significativo traguardo e, parallelamente, il biglietto potesse una forte svalutazione, era il prolungamento dell’emergenza coronavirus.

La realizzazione dello scenario, quindi, aveva come presupposo una serie di condizioni negative. Del resto è ampiamente noto che il prezzo dell’oro tende a salire nei momenti di maggiore tensione. Questo concetto è una delle basi della finanza e degli investimenti. 

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Dal punto di vista analitico, come si può vedere dal grafico in basso, un prezzo dell’oro a quota 2000 dollari implicava allora e implica oggi un forte rialzo rispetto a quelle che sono le quotazioni attuali che si muovono in area 1850 dollari l’oncia. 

Allo stesso tempo nel caso in cui lo scenario prospettato da Goldman Sachs oltre un anno fa dovesse davvero realizzarsi, allora ci sarebbe decisamente spazio per un apprezzamento dei valori.

Una salita di circa 250 dollari rispetto ai corsi di oggi del gold rappresenterebbe una importante occasione di investimento. 

A proposito di scelte operative: se vuoi investire sull’andamento del prezzo dell’oro puoi sfruttare i tanti vantaggi del CFD Trading. Per fare trading sulla quotazione gold attraverso i Contratti per Differenza, scegliendo uno dei migliori broker Forex e CFD. Ad esempio puoi optare per il broker eToro (leggi qui la recensione completa) che ti offre il conto demo gratuito (prendilo seguendo il link in basso senza bisogno di lasciare il sito).

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Correlazione Oro Dollaro: cosa è avvenuto nel 2020

La correlazione tra la svalutazione del Dollaro e il rally delle quotazioni del gold è uno dei capisaldi dell’analisi di Goldman Sachs. Secondo gli esperti della banca d’affari americana le preoccupazioni per una svalutazione del Dollaro potrebbero spingere in su il prezzo del gold. Attenzione perchè questo scenario si potrebbe verificare anche nel periodo sucessivo alla crisi e quindi non solo durante la crisi.

Un dollaro più debole rispetto a quelli che sono i valori attuali (in basso il grafico Euro Dollaro) avrebbe come effetto l’incremento del potere di acquisto dei più importanti consumatori di oro nei mercati emergenti mentre proseguirebbe la rimozione graduale delle misure di restrizione varate da molti stati per arginare la diffusione del coronavirus. 

Per gli esperti della banca d’affari americana, però, non è possibile stabilire con precisione quali saranno i livelli che verranno raggiunti dall’inflazione. Tutto questo mentre l’economia globale è alla ricerca della strada di una ripresa (a V secondo molti analisti)

Tornando al rapporto tra svalutazione del Dollaro e Gold, affinchè i valori del metallo giallo superino i 2000 dollari, è necessario che l’inflazione riesca ad andare oltre l’obiettivo del 2 per cento che è stato fissato dalla Federal Reserve. 

Se ritieni che questo target sia raggiugibile allora puoi investire al rialzo sul prezzo dell’oro. Per farlo puoi prendere in considerazione il CFD Trading. Se vuoi imparare a comprare e vendere CFD Oro puoi usare il broker Plus500 (qui la recensione completa).

Nel corso del 2020, i prezzi spot del gold hanno messo a segno una progressione consistente. A spingere al rialzo la quotazione oro sono state le misure accezionali adottate dalla Federal Reserve americana per proteggere l’economia Usa dai terribili effetti del coronavirus e del lockdown.

Intanto negli ultimi mesi la domanda di monete ha registrato una progressione del 30 per cento rispetto all’inizio dell’anno mentre il totale dell’oro negli ETF è aumentato di circa il 20 per cento nel confronto con l’anno precedente. Secondo Goldman Sachs, inoltre, c’è anche una quantità di domanda latente di oro. 

Correlazione Oro Dollaro: i fattori tecnici

Alla base del rapporto di correlazione tra oro e dollaro ci sono anche elementi tecnici a partire dalla modalità con cui il valore di questi asset viene misurato. Forse in tanti non ci fanno neppure caso ma non bisogna mai dimenticare che il valore dell’oro viene misurato in base al dollaro. Il cambio Oro Dollaro viene identificato con il simbolo XAD/USD. 

Come regola del forex impone, all’aumentare della quotazione della seconda valuta del cambio, il prezzo della prima tende a diminuire. Nel caso del cambio XAD/USD avremo quindi il seguente rapporto di correlazione tecnica: all’aumento del prezzo del dollaro, le quotazioni del dollaro diminuiranno (ovviamente vale anche il discorso opposto). 

Il rapporto di correlazione tecnica tra oro e dollaro è alla base delle numerose correlazioni tra oro e altre valute. Un esempio concreto è quello tra oro e Euro. La moneta unica, essendo correlata negativamente con il dollaro, sarà correlata positivamente con l’oro.

Tutti questi rapporti di correlazione tra oro e valute possono essere usati per fare trading sia sul gold che sulle coppie valutarie usando una sola piattaforma. Per sperimentarlo, attiva subito un conto demo con il broker eToro: è gratis da qui.

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Correlazione oro Dollaro: perchè è inversa?

Oro e dollaro sono entrambi considerati dei beni rifugio. Come abbiamo visto in precedenza la correlazione tra i due asset è inversa nel senso che al salire di un prezzo, l’altro è destinato a scendere. Questo rapporto ga avuto origine nel lontano 1971 quando l’allora presidente americano Nixon decise di slegare oro e dollaro rendendo i due beni completamente indipendenti l’uno dall’altro. Fino ad allora il valore del Dollaro veniva calcolato sulla base di una certa quantità di oro nell’ambito di quello che tecnicamente poteva essere definito come un rapporto di correlazione inversa totale. 

Dopo il 1971, quindi, i due asset sono rimasti indipendenti ma il tempo ha dimostrato la persistenza di un rapporto di correlazione inversa. 

Dopo la mossa di Nixon oro e dollaro si sono contrapposti mettendo in evidenza andamenti opposto. Questa dinamica ha progressivamente dimostrato che i due beni di rifugio erano oramai diventati alternativi. 

Il Dollaro resta infatti profondamente legato alle politiche monetarie degli Stati Uniti mentre l’oro continua ad essere un porto sicuro contro la svalutazione monetaria. 

In generale, quindi, si può affermare che il Dollaro è diventato un bene rifugio su cui puntare in caso di situazioni economiche favorevoli, mentre l’oro è un porto sicuro per i momenti di maggiore turbolenza. 

E’ proprio alla luce di questa natura così diversa che si parla di correlazione inversa tra dollaro e oro

Correlazione inversa tra oro e dollaro è sempre valida? 

In un rapporto del Fondo Monetario Internazionale datato 2008, si afferma che tra il 40 e il 50 per cento dei movimenti del prezzo dell’oro nei 6 anni precedenti era stato in qualche modi ispirato dall’andamento del dollaro. 
Ciò dimostra che sono l’andamento dell’economia Usa e la forza del Biglietto Verde a condizionare il prezzo dell’oro. 

Una flessione del dollaro a causa della crescita di altre valute, determina un incremento dei prezzi delle mateorie prime tra cui l’oro.

Questo è il princopio base perchè in realtà il rapporto di correlazione inversa tra oro e dollaro non significa che i due asset possano seguire un andamento concorde ossia muoversi nella stessa direzione. 

La regola della correlazione inversa tra oro e dollaro non è quindi sembra valida anzi, in caso di situazioni geopolitiche particolari, come ad esempio tensioni in una regione che non siano gli Usa, sia l’oro che il dollaro potrebbe essere visti come beni rifugio su cui puntare. In tal caso i rispettivi prezzi si muoverebbero in modo univoco. 

Quindi la correzione inversa è alla base tra oro e dollaro ma non è una regola fissa. Tutto dipende dal contesto. Il commento riportato in basso lo dimostra. 

Relazione Oro Dollaro: il commento di Barani Krishnan di Investing.com

Secondo Barani Krishnan di Investing.com, il raggiungimento del record storico dell’oro a oltre 2000 dollari l’oncia ha creato un solco enorme rispetto ai modelli interpretativi del passato. Da quell’evento in poi è stato chiaro a tutti che, in futuro, per comprendere quale potrebbe essere la direzione del prezzo dell’oro, sarebbe sempre stato necessario tenere conto solo di un fattore ossia dell’andamento del Dollaro. 

Come spiegato in questo articolo che analizza il legame tra rally dell’oro e crollo delle quotazioni del Biglietto Verde, nel mese di marzo 2020 l’indice del dollaro (grafico in basso) aveva raggiunto i massimi degli ultimi 17 anni stabilizzandosi a quota 103.960. Analizzando i dati del successivo mese di agosto si può vedere come l’indice sul dollaro sia poi sceso minimi su 27 mesi (sotto quota 92,50).

Il ribasso è stato causato dal crollo precipitoso dei rendimenti dei titoli di stato decennali ma anche dall’emissione di ben 3 mila miliardi di fondi Usa per fronteggiare la pandemia di coronavirus. Ovviamente la decisione delle banche centrali di inondare di liquidità il mercato, inevitabile in questa situazione, ha messo in moto spirali inflazionistiche che oggi sono diventate una vera zavorra. Un dato su tutti per meglio comprendere la situazione attuale (frutto di quelle premesse ben definite da Barani Krishnan oltre un anno): nel mese di ottobre l’inflazione Usa è arrivata ai massimi degli ultimi 30 anni.

E le previsioni sulla dinamica dei prezzi al consumo non sono affatto positive visto che le banche centrali, concretamente, non hanno ancora indicato alcuna data per il rialzo del costo del denaro. 

Come sfruttare la correlazione oro dollaro per fare trading 

Abbiamo dimostrato quanto forte sia il rapporto di correlazione tra oro e dollaro. Ma come può essere sfruttato questo legame molto stretto? Ecco 4 consigli che possono essere molto utili soprattutto in fase di analisi: 

  1. Analizza la politica monetaria della FED: le mosse delle Federal Reserve sono il primo driver della quotazione del dollaro
  2. Analizza gli eventi macro più importanti: se c’è un peggioramento del clima economico mondiale, inevitabilmente gli investitori tendono a cercare scampo tra i beni rifugio.
  3. Analizza il contesto generale dei mercati: ambito strettamente legato al precedente tanto che spesso i sell-off sui mercati sono un effetto di tensioni che hanno sede altrove
  4. Considera gli investimenti come qualcosa di organico e non come un’attività a compartimenti stagni. Tutti gli asset si legano tra di loro e ad ogni reazione c’è sempre un bene che avrà una reazione

Una volta effettuata l’analisi seguendo questi quattro consigli, è possibile passare all’azione ossia all’attività di trading. Un’ultima raccomandazione: prima di investire con soldi reali, è sempre consigliabile fare pratica con la demo gratuita come quella di eToro (qui il sito ufficiale). 

Prezzo oro previsioni: target prossimi mesi

Avendo fissato le coordinate in cui si potrebbe muovere al rialzo il gold, gli analisti di Goldman Sachs hanno rivisto al rialzo i target del metallo giallo per i prossimi mesi. Ecco, nel dettaglio, cosa si attendono gli esperti dal bene rifugio per eccellenza (qui le previsioni oro 2021 complete). 

  • Nei prossimi tre mesi il target del gold è fissato a 1800 dollari l’oncia contro il precedente obiettivo fissato a 1600 dollari l’oncia. 
  • Nei prossimi sei mesi il target dell’oro è fissato a 1900 dollari l’oncia contro il precedente target a 1650 dollari l’oncia
  • Nei prossimi 12 mesi (1 anno) il target è fissato a 2000 dollari l’oncia contro il precedente obiettivo a 1800 dollari l’oncia.

Praticamente Goldman Sachs ha attuato una revisione al rialzo del target price sull’oro sia nel breve termine che sul lungo. Che dire, lo spazio per fare trading CFD sul gold con queste stime c’è tutto. 

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