Azioni italiane da comprare ad ottobre 2023: Enel, Moncler, Intesa Sanpaolo e Unicredit. Obiettivo: portafoglio trading efficiente

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Ecco quali sono le azioni italiane da mettere in portafoglio a ottobre - BorsaInside

Il mese di ottobre è appena iniziato a, almeno per adesso, il Ftse Mib non sembra lanciare segnali incoraggianti. Dopo un settembre che, come sempre nella storia, è stato caratterizzato dal dominio delle vendite, il primo mese dell’ultimo trimestre dell’anno sembra essere condizionato da un approccio guardingo. Il paniere di riferimento di Piazza Affari, infatti, nelle prime sedute del nuovo mese si è mosso in modo prudente rispecchiando la situazione generale di profonda incertezza (i rendimenti del BTP a 10 anni sono arrivati praticamente al 5 per cento, livello altissimo).

In questo contesto, quali sono le azioni da comprare ad ottobre 2023? E quindi come comporre il proprio portafoglio azionario? A questa domanda hanno recentemente risposto gli analisti di Equita sim. La loro analisi può essere molto utile agli investitori alla ricerca idee operative, fermo restando che i titoli indicati buy da Equita fanno riferimento ad una strategia di lungo termine ovvero sono da comprare ma in ottica investimento e non per sfruttare eventuali oscillazioni estemporanee dei prezzi.

Prima di elencare le azioni italiane da comprare a ottobre 2023, vediamo quale è stato il bilancio del settembre di Borsa Italiana.

Come è andato il Ftse Mib a settembre 2023

C’è una notizia negativa e una positiva sulla performance del Ftse Mib a settembre. La notizia negativa è che, come spesso avviene in questo mese, a prevalere sono stati i rossi e infatti il Ftse Mib ha chiuso con un ribasso del 2 per cento. La notizia positiva è che comunque Piazza Affari ha performato meno peggio delle altre borse visto che l’equity globale ha perso ben 4 punti percentuali e mezzo.

Andamento economico internazionale da un lato e persistente incertezza sulle strategie monetarie che verranno seguire dalle banche centrali, sono state alle base della flessione dell’azionariato.

E in effetti a settembre, i banchieri centrali dei paesi sviluppati hanno lanciato un messaggio che ha fatto molto riflettere i mercati finanziari. Sebbene abbiano anticipato una pausa nella politica dei tassi d’interesse, la novità è stata sull’idea di tassi “higher for longer,” ossia tassi più elevati per un periodo di tempo prolungato. Come è ovvio che sia questo messaggio ha suscitato preoccupazione tra gli investitori e ha avuto un impatto sulle dinamiche di mercato.

A livello settoriale, nel mese di settembre, sono state alcune tendenze di mercato ad aver attirato l’attenzione degli osservatori finanziari. In particolare, banche e aziende petrolifere hanno registrato una performance positiva. Questo è stato in gran parte dovuto all’aumento dei tassi d’interesse della quotazione petrolio con il greggio che ha spalancato la porta verso quota 100 dollari al barile.

D’altra parte, il settore tecnologico ha subito una flessione significativa, con una perdita del 5 per cento, mentre settori come le utilities e il lusso hanno seguito la tendenza al ribasso con perdite del 4 per cento e del 9 per cento rispettivamente.

Secondo gli analisti di Equita, tutti questi segnali di possono comporre in uno scenario di indebolimento del ciclo economico. Una situazione che sicuramente non può far star tranquilli gli investitori.

Portafoglio trading: la strategia per ottobre 2023

E adesso passiamo alla parte più pratica: quale è la strategia per comporre il portafoglio trading di ottobre 2023?

Tanto per iniziare è bene prendere atto che ci saranno almeno due sviluppi importanti a livello globale: la flessione dei tassi reali, a causa del peggioramentodel quadro macroeconomico, e il leggero allargamento degli spread creditizi che fino ad adesso hanno mantenuto una stabilità che però è destinata a venir meno a causa del cambio del contesto macro.

La flessione dei tassi non può non influire sulle decisioni di investimento mentre l’allargamento dei differenziali tra i tassi rendimento dei titoli di stato, potrebbe generare una maggiore percezione di rischio da parte degli investitori.

In questo contesto gli esperti della sim milanese, hanno ribadito la loro preferenza per i titoli di qualità rispetto alle azioni cicliche. Questa scelta suggerisce una cautela nei confronti degli investimenti più sensibili alle fluttuazioni economiche e una netta preferenza per i titoli che possono vantare una maggiore stabilità.

Il posizionamento di Equita resta neutrale sull’azionario a causa della convinzione per cui l’impatto della riduzione dei tassi potrebbe essere limitato nei prossimi mesi a causa del rallentamento del ciclo economico. Per quello che riguarda i pesi, l’azionariato resta invariato rispetto a settembre ed è sempre prossimo al benchmark che pesa l’89,9 per cento rispetto a un peso neutro del 90 per cento. Insomma la parola d’ordine resta equilibrio anche perchè la situazione in atto non permette strappi in avanti.

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Azioni da comprare a ottobre 2023 secondo Equita

Alla luce di quello che abbiamo detto in precedenza, quali sono le azioni che secondo Equita è bene comprare a ottobre? Tanto per iniziare gli esperti hanno rivisto al rialzo di 50 punti base il peso delle azioni Moncler e Enel nel loro portafoglio.

Le motivazioni alla base di questa decisione sono diverse. Nel caso del titolo dei piumini, il peso è stato aumentato nella convinzione che, dopo la prestazione negativa di settembre, de-rating subito dal titolo abbia dovuto fare i conti con un eccesso di paura sulle stime. Viceversa il peso di Enel è stato accresciuto sulla base della convinzione che la prossima presentazione del piano industriale in agenda per novembre, possa essere un catalizzatore potente sulle azioni Enel.

Per dei pesi che salgono, ce ne sono altri che scendono. E’ questo il caso di Eni che, dopo la forte prestazione degli ultimi mesi sostenuta dal balza del greggio, ora potrebbe ritracciare (peso nel portafoglio tagliato di 50 punti base).

Anche il peso delle azioni Stellantis è stato tagliato sempre per inglobare la sovraperformance che è stata realizzata a settembre.

Tra le azioni da comprare nel settore industriale ci sono:

Mentre nel settore bancario e finanziario ci sono:

Insomma la lista dei titoli da tenere d’occhio è bella lunga. Cosa serve a questo punto? Ovviamente un broker che sia all’altezza. E proprio su questo fronte, ora ci sono grandi novità

Con Freedom24 si possono comprare azioni del Ftse Mib

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Appena poche settimane fa, il broker Freedom24 (la cui holding di riferimento è quotata sul Nasdaq) ha reso noto di aver inserito nella lista, già lunghissima, di asset disponibili anche le azioni italiane del Ftse Mib. Questa è una grande novità perchè la piattaforma non solo offre strumenti avanzati per investire ma propone anche condizioni che sono molto favorevoli a partire dalla possibilità di ottenere una remunerazione sulle somme non investite che può arrivare fino al 6% annuo sui depositi in USD e al 4% su quelli in Euro.

In pratica con i piani di investimento di Freedom24 si può avere molto di più di quello che una banca è in grado di offrire oggi.

Ma a prescindere da questo è proprio la proposta di Freedom24 ad essere interessante.

Il broker consente di investire in azioni ed ETF con commissioni molto basse e con tariffe variabili in base al tipo di conto che vanno da 0.008 € per azione fino a 0.5% + 0.012 $, passando per le tariffe da 0.012 € e 0.02 € per azione a seconda della tipologia di account.

Tuttavia il grande vantaggio di Freedom24 è la possibilità di investire in azioni senza commissioni per i primi 30 giorni dall’apertura del conto.

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Il broker, inoltre, non richiede alcun deposito minimo e, come metodi di pagamento per deposito/prelievo, accetta bonifico bancario oppure carta di credito/debito.

Altri punti di forza che hanno spinto tanti investitori a scegliere Freedom24 sono:

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