La crisi di governo spaventa il FTSE MIB, che cerca però di sfruttare il rimbalzo. E così, dopo aver perso il 3,44% nella giornata di ieri, bruciando 20 miliardi di euro di capitalizzazione, Piazza Affari apre in volatilità intorno alla parità, per poi guadagnare lo 0,7% nei minuti successivi, in una giornata di Borsa in cui sono previste diverse scadenze sui futures azionari. A fine mattinata il principale indice di Borsa italiana guadagnava quasi un punto percentuale.
Evidentemente, la giornata di oggi sarà caratterizzata in modo pesante dall’apertura della crisi di governo favorita dalla decisione di Giuseppe Conte e del Movimento Cinque Stelle di non partecipare al voto di fiducia all’esecutivo, spingendo di fatto il premier Mario Draghi a rassegnare le dimissioni nelle mani del capo dello Stato Sergio Mattarella.
Dopo lo spavento di ieri, però, la Borsa sembra aver ritrovato una moderata serenità, forse influenzata anche dall’impressione che possa aprirsi una nuova strada di risoluzione della crisi nelle sale istituzionali, rinviando ancora una volta la decisione delle urne. Il BTP riduce il rendimento al 3,25%, mentre lo spread scende sotto quota 220 punti.
Vendite in accelerazione su MPS
Tra i titoli da tenere sotto controllo a Piazza Affari c’è sicuramente MPS, su cui continuano ad accumularsi le vendite. Il titolo dell’istituto di credito senese perde il 3,3% in avvio dopo aver ceduto il 7% ieri, con i mercati che temono che se il premier dovesse effettivamente lasciare Palazzo Chigi, il processo di vendita della banca toscana in mano al MEF potrebbe subire ulteriori ritardi.
È comunque tutto il settore bancario e finanziario a risultare piuttosto appesantito, con cali tra lo 0,44% di Intesa Sanpaolo e l’1,7% di Bper.
Cosa accade oggi in Borsa
Per quanto poi concerne i principali appuntamenti di oggi, in Italia viene pubblicato il dato Istat sui prezzi al consumo finale di giugno. In pubblicazione nel nostro Paese anche il bollettino economico di Bankitalia e il report mensile dell’Abi.
Dagli Stati Uniti arriveranno invece i dati dell’Empire Manufacturing e la fiducia preliminare delle famiglie di luglio, così come i dati sulle vendite al dettaglio di giugno, la produzione industriale, i prezzi all’import.
Occhi aperti infine sulla riunione dei ministri delle Finanze e dei banchieri del G20. A partecipare alla riunione anche la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde e il membro del comitato esecutivo della BCE Fabio Panetta.